HI-FIGUIDE | Guida italiana all'alta fedeltà esoterica ed hi-end internazionale | Rivista di approfondimento sui temi audio
E-Copmmerce | Acquista | E-Shopping Home Web Edition | Indice On-Line Progetto Servizi Chi siamo Registrazione Newsletter | No Spam! Invia posta Tutto HFG!

A COLLOQUIO CON...

Cerca

COLLOQUI

Luca Chiomenti  1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20

(Continua da pagina 4)

ritenere che questo possa costituire un riferimento. In questo modo, a mio parere, si scade semplicemente nel ridicolo.
Veniamo al Tannoy, è meglio.
So di essere piuttosto radicale, ma per me
l'unica misura che risponda all'appellativo di "woofer" è 15" (38 cm). Parlare di compromesso sui woofer per me significa adattarsi a prendere in considerazione un 12" (30cm). Per misure inferiori preferisco parlare di mediobasso o mid-woofer. Il Tannoy scelto era, ovviamente, un 15", coassiale come nella tradizione di questo marchio. Si trattava precisamente del 3839, il modello che ha equipaggiato le GRF degli anni '80. Aveva il magnete in ferrite e sostituiva il precedente HPD385 in Alnico, che presto però rinacque con il nome 3889 ed andò ad equipaggiare le Canterbury. Entrambi questi altoparlanti hanno la sezione degli alti che impiega un vero driver a compressione, con il particolare rifasatore multicondotto, diverso sia dal tipo Western-Altec-JBL anulare sia dal più recente Altec Tangerine radiale: visto da fuori si presenta con una serie di forellini. Questo tipo di unità per alte frequenze ha equipaggiato i Tannoy fino ad allora, la sezione alti venne poi sostituita con una guida d'onda definita "a tulipano" su tutti i modelli delle serie successive tranne quelli in Alnico, approssimativamente dai primi anni novanta (il 3839 nella nuova versione con guida d'onda venne chiamato 3840). I diffusori che impiegano i nuovi altoparlanti sono facilmente riconoscibili perché la guida d'onda non ha più la protezione in tela a forma di parapolvere centrale delle vecchie serie; ma si vede e presenta una serie di tre o più anelli concentrici.
Caratteristica peculiare del Tannoy, a differenza di quanto accade in altri coassiali come ad esempio l'Altec 604, è il cono del woofer che ha un profilo studiato in modo da formare un
"proseguimento" della tromba del driver interno. In questo modo la sezione alti usufruisce non di una piccola tromba ma di una delle dimensioni del woofer, che non è poco.

Per un certo periodo questo altoparlante è stato per me la migliore soluzione per avere un 15" ed una tromba in una stanza di
circa 2,5 x 3 metri. Ecco come ve li ho inseriti. In primo luogo occorreva stabilire le dimensioni del mobile e relativo carico. Dati i parametri del woofer, un reflex decentemente funzionante avrebbe richiesto almeno 150 litri (ottimali 200-220).

Non li avevo, i diffusori sarebbero dovuti stare su una libreria a circa 40 cm da terra ed avevo a disposizione al massimo 80 litri. Scelsi la cassa chiusa, che è una soluzione molto più critica di quanto si creda. Il mobile venne da me realizzato per sfruttare tutto lo spazio disponibile sulla libreria: erano circa 80 litri per diffusore. La taratura della cassa chiusa, dopo un primo controllo strumentale per determinare i margini di lavoro, venne fatta in ambiente calibrando la quantità di assorbente. Seguì un lungo lavoro di messa a punto dell'incrocio tra le due vie, con un crossover aperto ed esterno che permetteva facilmente delle modifiche. Per necessità di "far stare" moltissimi oggetti nella stanza l'impianto aveva i diffusori paralleli alla parete più lunga ed ascoltavo sul lato più corto (non che cambiasse molto...), dal divano-letto. La stanza era piena di librerie, con moquette a terra, quindi ragionevolmente diffondente da un lato ed assorbente dall'altro.
La distanza di ascolto era di circa 1,5 metri. Il posizionamento era, come detto, sulla libreria, la distanza tra i diffusori di poco meno di 1 metro, paralleli alla parete di fondo e praticamente appoggiati a questa; la loro profondità era di circa 40 cm. Tuttora sono un convinto sostenitore del posizionamento dei diffusori paralleli alla parete di fondo, ovviamente staccati da questa è meglio, quando si può. Io non potevo. Per aumentare la profondità dell'immagine era fondamentale tenere la zona tra i due diffusori più possibile vuota. La parte di libreria tra i diffusori aveva solo un'asse al centro, lasciata il più possibile sgombra; l'aggiunta di assorbente sulla parete posteriore (lana di vetro) contribuiva non poco allo "sfondamento" della stessa. L'impianto non era posizionato tra i diffusori ma in un altro punto della stanza: tanto date le dimensioni i cavi restavano comunque corti e si aumentava lo spazio al centro (oltre ad ulteriori vantaggi credo ben noti a tutti). Altro accorgimento importante: dei pannelli RPG alle spalle del punto di ascolto, dietro il divano-letto.
Ricordo ai meno esperti che
gli RPG sono dei pannelli diffondenti, non assorbenti, impiegati normalmente in campo professionale; in quel caso le dimensioni erano quelle standard di 50x50 cm, spessore circa 11 cm.
Niente punte sotto i mobili (sono rarissimi i casi in cui ho trovato che dessero dei vantaggi, di solito uso altro). Una accurata taratura del livello del driver permetteva di arrivare ad un


(Continua a pagina 6)

 

All Rights Reserved ® Copyright © | Francesco Piccione | 1998/2017