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propaganda) mettono in giro e ripetono, ultimamente ormai in maniera ossessiva.
HFG Abbiamo visto che Kiom realizza solo amplificatori di potenza molto bassa ed è stato fatto un cenno alla multiamplificazione. Vogliamo approfondire un poco questi aspetti? Ad esempio, siamo sicuri che quelle potenze siano sufficienti?
LC La scelta della bassa potenza deriva dalla mia personale esperienza, ormai piuttosto lunga, in termini di progettazione di amplificatori. Una premessa. Al contrario di quanto si è portati a credere dalla pubblicità, in un amplificatore più è alta la potenza e più è bassa la qualità, a parità di costo naturalmente, perché se le risorse sono limitate (e lo sono sempre, visto che i costi per quanto elevati hanno un limite finito) o le si impiega per la forza bruta o le si impiega per la grazia e la raffinatezza. Si può anche cercare una via di mezzo, ma occorre ricordare sempre che è un compromesso e che è molto più facile aumentare la quantità piuttosto che la qualità.
Detto questo, i punti chiave che stanno alla base della scelta della bassa potenza sono due. 1) in qualunque amplificatore, se si vuole aumentare la potenza mantenendo una pari qualità, i costi aumentano in modo vertiginoso. Questo effetto ha inizio a partire da potenze estremamente basse, nell'ordine dei 2-3 W. 2) quando il risultato punta ad un livello qualitativo "di riferimento", "oltre una certa potenza diventa semplicemente impossibile andare", anche prescindendo dai costi. I limiti che non si riescono a superare in questo secondo caso si attestano intorno ai 10-15W.
Questo è solo il mio parere, naturalmente, altri la pensano diversamente (anche molto), tuttavia queste convinzioni sono in me profondamente radicate poiché ne ho trovato e tuttora ne trovo continue conferme. Ecco qualche esempio numerico per capirsi meglio. A mio avviso realizzare un apparecchio capace di elevati risultati qualitativi e con 3W di potenza per canale è possibile ed ha costi accettabili;
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farne uno con una qualità pari (non superiore, solo pari) ma con 12W è ancora possibile ma incredibilmente più costoso (la potenza è 4 volte ma il costo può essere ben più di 4 volte superiore, ad esempio 10 volte); farne infine uno ancora con la stessa qualità ma con 50W potrebbe essere semplicemente impossibile (un caso piuttosto frequente se la qualità dell'ampli da 3W di partenza è sufficientemente elevata).
La conseguenza banale è questa: poiché i sistemi Kiom mirano a risultati di livello assoluto, amplificazioni oltre una certa potenza non ne realizzo punto. Il rovescio della medaglia per gli ampli di bassa potenza è che richiedono in genere diffusori ad efficienza elevata. A questo proposito però occorre valutare bene le reali esigenze domestiche e le massime pressioni che l'impianto è chiamato effettivamente a generare. E' molto complesso stabilire quanta potenza davvero serva in un ascolto domestico, ne sto trattando in una serie di articoli e non vorrei essere troppo prolisso. Posso però dire che la potenza effettivamente necessaria per una buona riproduzione di musica fatta con strumenti acustici non è così elevata come si crede, spesso in casa viene impiegato molto meno di 1W di potenza media anche con diffusori del tutto tradizionali (efficienza non molto elevata, diciamo 88-90 dB). Lo so che è sorprendente ma chiunque abbia fatto delle misure sa che è così. Nei picchi chiaramente la potenza supera il watt ma resta comunque molto più bassa di quanto si creda normalmente. In sostanza anche con diffusori normali (efficienza tra 85 e 90 dB) delle potenze entro i 25-30W si dimostrano del tutto adeguate in casa. Questa, credo, sia esperienza abbastanza diffusa e comune per molti appassionati. Con diffusori più efficienti lo stesso risultato si ottiene con potenze proporzionalmente più basse; ad esempio con diffusori da 95 dB in su basta un decimo della potenza di prima: dai 2 ai 10 W, che sono appunto quelle che suggerisco insieme ai diffusori Kiom (il modello meno efficiente ha 94,5 dB). Se l'efficienza supera i 102-103 dB non occorrono potenze superiori ai 3-4W in casa. Questo per ricreare un livello medio che abbia un rapporto con la musica acustica dal vivo. L'effetto "sotto palco" di un concerto rock dal vivo non si ottiene con nessun sistema in casa: occorre un sistema di (Continua a pagina 18)
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