|
|
|
|
|
|
(Continua da pagina 2)
concerti di musica classica, sanno infatti benissimo quale fila scegliere, per sentire la musica nel modo che più gradiscono. Ecco, questa è la vera e sana soggettività, che si spera esista sempre per tutti ed in tutti i campi. Le finte soggettività audiofile, invece, accusano certi sistemi per i loro bassi eccessivi, dicendo che per i loro "gusti" preferiscono un altro suono, ma per fortuna non possono dire al percussionista di usare delle grancasse più piccole, durante l'esecuzione di "La Sagra della primavera", perché quelle previste dall'organico orchestrale Stravinskyano hanno troppi bassi e quindi "rimbombano un po' troppo", "producono risonanze" o "hanno delle code troppo lunghe".
Così come un contrabbassista sceglie i puntali più adeguati ed il modo in cui va messo il silicone sul gommino del puntale stesso o dispone della sua sala come meglio crede, per "estrarre" il suono che vuole e che può ottenere, in base all'acustica dell'ambiente in cui suona (vera soggettività), così l'audiofilo deve riuscire a smorzare i diffusori e le elettroniche ed a disporre il suo sistema in ambiente, in modo tale da poter godere delle prestazioni permesse da una risposta in frequenza completa ed essere soddisfatto del suono che ha "creato" (altra vera soggettività: la reale capacità di "creare" il proprio suono ideale grazie alla corretta messa a
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
punto del proprio sistema). Consigliare invece un minidiffusore a "causa" di un ambiente piccolo, al posto di un sistema completo, per "colpa" dei troppi bassi, equivale a dire al nostro ipotetico contrabbassista, che abbia a disposizione un ambiente piccolo, di accontentarsi di suonare il violino, al posto del suo strumento, perché il suono che ne verrebbe fuori in una piccola saletta di prova sarebbe senz'altro preferibile (strumentalizzazione del "de gustibus")….
IL RUOLO DELLE REGISTRAZIONI
Prima di descrivere il suono degli strumenti, penso che sia utile sgombrare il campo da alcune osservazioni ovvie, quanto fuorvianti, che riguardano le incisioni. Di solito, quando si cerca di capire come devono essere riprodotti i supporti musicali adatti per una riproduzione ad Alta Fedeltà, cioè la maniera in cui i medesimi ci comunicheranno o meno una certa sensazione di realismo, saltano fuori le solite cantilene relative al modo in cui è stata effettuata la registrazione. Quindi si dice che non si può di solito essere presenti durante le registrazioni, che non si possono conoscere esattamente le metodologie usate dai tecnici del suono durante la ripresa sonora; che, in sintesi, non possiamo sapere (Continua a pagina 4)
|
|
|
|
|
|