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A chi mi chiede da dove iniziare la catena rispondo sempre dal diffusore. Per me è la centrale di tutto, attorno al diffusore si crea il resto del sistema, sono le elettroniche che devono assecondare il diffusore e non viceversa.
L'impianto Sublima è così originalmente composto:
Diffusori Rehdeko Vari modelli, dal monovia RK115 al Big Rehde (cosi battezzato dai fans del marchio) RK175 3 vie che è un concentrato di oltre 30 anni di test e produzione da parte dell'originalissimo costruttore franco-danese Direttore d'orchestra e Ingegnere del suono (unico caso al mondo) Weber Rehde e del figlio Joel Louis anch'egli musicista e progettista.
Perché questo particolare diffusore? Innanzitutto la progettazione, cassa riverberante su ampio spettro (ha letto bene…. riverberante), altoparlanti a corsa limitata (simile al pistone rigido) che lavorano per deformazione della membrana, quindi niente fasi che si accartocciano con tanti driver a lunga corsa. Non dimentichiamoci che tutti gli strumenti ad arco e la maggior parte del resto lavorano a risonanza. Per esempio la chitarra, se la sua cassa armonica, cioè quella parte dello strumento che raccoglie le vibrazioni delle corde e le amplifica generando note, fosse muta non si sentirebbe nulla che una esile corda pizzicata che smette di vibrare in pochi secondi. Idem per il violino, viola, contrabbasso etc… Il fondo ha un legno più rigido, la pancia un legno dolce sulla quale sono tagliati i fori armonici, quando eccitato dalla corda tramite il ponte vibra e genera il suono, le marezzature dell'acero, il suo trattamento e la verniciatura ne costruiscono il "carattere".
Principio simile al diffusore che uso e che ho modificato seguendo proprio un principio simile a quello dei liutai.
I driver delle Rehdeko sono "laccati" con elementi naturali (quindi non si alterano nel tempo) che permettono la parziale deformazione per assecondare l'onda di riproduzione e cercare di riproporre la struttura armonica nel modo più completo e fedele. Difficilissime da far suonare e proprio per questo le amo, sono un perfetto test per i miei cavi: se qualcosa non va il diffusore te lo fa sentire. Idem se il cavo riesce a riprodurre
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gli armonici, i timbri e soprattutto centrare le ottave. Gli stessi diffusori per renderli ancora più veritieri e sensibili sono ulteriormente modificati da me nel cablaggio interno, e nei driver. Ho talmente estremizzato il concetto di diffusore/strumento musicale, che per migliorare le prestazioni accordo il diffusore anche in base al modo con cui stringo il driver alla cassa armonica.
Possiedo anche uno dei pochi esemplari di pannello risonante (credo in abete o acero) Legnophonic del geniale progettista Nardi, purtroppo scomparso. Affiancanti da una coppia di Tocaro che è un clone tedesco delle Rehdeko: molto interessante il suono. Ascolto anche con diffusori "convenzionali" tra cui Chario (marchio che ammiro moltissimo da anni), Proac, Rogers.
Ho atteso per anni che scadessero i brevetti Rehdeko per iniziare una produzione che ne calcasse i principi ma che avesse anche le migliorie che ho individuato negli anni, purtroppo non ho abbastanza coraggio di fare uno sgarbo al mio amico Joel Rehde e alla promessa che fece al padre prima di morire.
Amplificazione: A me le sfide estreme divertono e mi eccitano non poco, affiancare un OTL a un diffusore ad alta efficienza è come andare sul ghiaccio sopra due bucce di banana, se riesci a non cadere corri velocissimo. Ho provato vari tipi di OTL (Output Transformer Less), ma quasi tutti avevano uno sbilanciamento timbrico, una struttura armonica ristretta e la sensazione di avere sempre il suono posizionato nello stesso punto. Uno degli amplificatori che mi ha favorevolmente colpito è stato l'Atmasphere di Ralph Karsten a cui ho dovuto (per questioni di equilibrio e prestazioni) affiancare il suo preamplificatore. Siccome amo tanto le amplificazioni classiche e credo che un test bisogna farlo anche con tipologie di ampli diversi, uso una coppia di monofonici con la 6L6 - KT66 rivisitati nei trasformatori e nel circuito, una coppia di mono con la straordinaria 300B Replica Western Electric 91A (affiancato da una replica di pre W.E.), un Musical Fidelity a stato solido e vari ampli che alterno sia a valvole che a transistors. Non sono un talebano valvolista o stato solidista: credo che entrambe le tecnologie possano avere la caratteristica dell'equilibrio, importante se si (Continua a pagina 5)
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