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elettrici, che non contempla la pesatura psicoacustica. Al fine di offrire non un dato definitivo quanto rigoroso, Chario Loudspeakers dichiara unica al mondo il valore a meno tre decibel rispetto al punto centrale della banda audio, che non è posta come tutti credono ad 1 KHz, ma a 250 Hz ovvero prossima al tasto centrale del pianoforte (DO4), valore per il quale l'orecchio cambia la pendenza della curva di sensibilità (isofona) e la modalità di ricezione, passando da auricolare a corporea. Consiglio la lettura del dato dei sistemi Chario in cui la dicitura in italiano è DO4 SOET (sistema occidentale equamente temperato) ed in inglese è C4 WETS (western equally tempered system).
Discorso simile se non identico per quanto riguarda le curve di risposta delle varie grandezze in funzione del tempo o della frequenza. Nessun costruttore fornisce tanti dettagli come la Chario Loudspeakers sulle brochures dei propri prodotti, anzi... Per non parlare delle filosofie di progetto e delle teorie riguardanti soluzioni particolari, per le quali la fantasia è impiegata come ingrediente principale del cocktail di marketing. Un esempio per tutti. Academy Solitaire è un esemplare unico tra i sistemi centrali dedicati alla stereofonia multicanale. Nulla di simile esiste lontanamente paragonabile, un "unicum" progettuale per il quale è disponibile sul nostro sito l'intera teoria di psicoacustica, completa, dettagliata e circostanziata, quest'ultimo attributo si rende necessario in ambito matematico quando un set di ipotesi è soddisfatto per precise condizioni al contorno e non in generale. In altre parole, la mia teoria è talmente robusta che non ho la minima difficoltà ed evidenziarne i limiti di funzionamento. Altrettanto non posso dire della maggioranza dei nostri concorrenti, la cui costante preoccupazione è occultare i necessari "trade off" progettuali, sotto affermazioni pseudo-scientifiche.
Quali sono le misure che più indicano la qualità del suono? Nessuna, poiché il Suono non esiste in natura, essendo il risultato della sintesi psico-cognitiva di un evento acustico, ovvero meramente meccanico. Ogni persona possiede un layout sinaptico ed una memoria emotiva unica e non
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condivisa, quindi ciò che noi indichiamo come sensazione sonora, non può essere misurata, ma solo espressa singolarmente da ciascun individuo, stante l'ipotesi che due soggetti non possono per natura "provare" le stesse sensazioni sonore, diversamente essi sarebbero identici. Ciò che Lei intendeva invece, è l'insieme dei dati fisici che possono esprimere il grado di eccellenza di un progetto, ammesso che la "scala di eccellenza" sia convertibile in numero (!?). Come vede la questione è più complessa di quanto non appaia, e non credo di sorprenderla dicendo che non conosco la risposta. Poiché il dubbio è l'unica certezza a me nota, mi astengo, lasciando a ricercatori più preparati l'onere della risposta.
Ciò detto, le misure sui nostri sistemi vengono eseguite nel nostro laboratorio di psicoacustica, con tecniche di finestratura temporale e di campo vicino. Il set completo è formato da un analizzatore FFT bicanale Ono Sokki, un sistema MLS a canale singolo della DRA Labs, un sistema MLS esteso Audiomatica, microfoni a condensatore free-field, testa artificiale riadattata, array di microfoni a DSP per misure direzionali ed una sonda a gradiente.
HFG Finalmente una risposta seria ad argomentazioni molto serie ed importanti quali sono le misure tecniche sui sistemi di diffusione del suono, in particolare sulla risposta in frequenza verso le basse frequenze e sulla sensibilità. HFG sin dalla nascita si è battuta per fare evidenziare agli appassionati audio che la qualità complessiva del suono proviene dai diffusori e che nella quasi totalità dei casi i diffusori esistenti in commercio non sono quello che certi costruttori vorrebbero fare apparire. Ne conosco anche troppi che dichiarano i loro diffusori capaci di emettere i 20 Hz… La battaglia di HFG quindi si è concentrata su due aspetti: la lotta contro il minidiffusore quale componente audio di alta qualità e la risposta verso le basse frequenze, così come Lei l'ha evidenziata. Anzi, unici al mondo, abbiamo coniato due termini precisi per definire i diffusori, in virtù dell'estensione della risposta in frequenza: hi-end i diffusori aventi una risposta compresa tra i 16 ed i 32.000 Hz circa; esoterici - visto che la normalità dei diffusori esistenti nel mercato è tutt'altra cosa - i (Continua a pagina 6)
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