HI-FIGUIDE | Guida italiana all'alta fedeltà esoterica ed hi-end internazionale | Rivista di approfondimento sui temi audio
E-Copmmerce | Acquista | E-Shopping Home Web Edition | Indice On-Line Progetto Servizi Chi siamo Registrazione Newsletter | No Spam! Invia posta Tutto HFG!

A COLLOQUIO CON...

Cerca

COLLOQUI

Mario Marcello Murace & Carlo Vicenzetto - CHARIO  1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 

(Continua da pagina 9)

non avremmo difficoltà a stabilire una graduatoria tra i diversi formati di codifica, semplicemente applicando la misura d'entropia al segnale, nei suoi diversi stati. Ma così non è, quindi rimandiamo la soluzione a tempi migliori...

L'epilogo di questo nostro incontro telematico è ben stigmatizzato dai concetti di
minidiffusore e di amplificazione a commutazione (non lineare).
Tanto per non essere affatto originali e per affermare l'assoluta trasparenza di Chario Loudspeakers, La pregherei di inglobare in quest'ultima risposta le seguenti righe tratte dalla Brochure Academy Sonnet, a conferma della nostra netta presa di posizione:

"…
In particolare, un sistema bookshelf classico a due vie offre al progettista una sola regione di transizione acustica in cui modellare lo sferoide energetico. Resta comunque il fatto inequivocabile, che ascoltare musica con sistemi small-sized sia un compromesso largamente accettato, per gli innegabili vantaggi logistici di posizionamento in ambienti domestici. Motivo per cui la realizzazione di questa classe di sistemi di altoparlanti è contemporaneamente una sfida aperta ed un eccellente banco di prova. Sebbene i compromessi da accettare rendano il problema virtualmente non risolvibile, è sensato sfruttare tutti gli elementi a disposizione del progettista, per fornire all'audiofilo una panoramica ragionata delle possibili strategie. A corollario di questa rigorosa impostazione scientifica, affermiamo ancora una volta che alla Chario Loudspeakers operiamo miracoli  per dare il meglio di noi stessi, ma siamo orgogliosamente estranei a progetti miracolosi...."
Con ciò chiudo il discorso sui sistemi da scaffale...

Volgendo, invece,  l'attenzione verso la
nuova generazione di amplificatori di potenza, è necessario fare una premessa. Essi (classe D et simila) sono largamente usati nel settore professionale per il banalissimo motivo che consentono un notevole incremento della "potenza specifica" ovvero potenza elettrica per unità di massa. In altre parole il loro altissimo rendimento (oltre 85%) li rende ideali per la logistica delle rappresentazioni itineranti. Questo, unito al fatto IMMENSAMENTE più

importante, che le caratteristiche di buon suono non rientrano nei capitolati di progetto, fanno dei suddetti la soluzione ideale per tutti i problemi, come dire un amplificatore per tutte le stagioni...

Il passo logico successivo è inerente l'opportunità offerta ai fabbricanti di decoder amplificati a cinque, sei, sette, otto, nove e dieci canali di poter "impacchettare" i moduli di potenza dentro un unico
case, magari riducendo anche i costi... Questo già avviene e la moda si sta lentamente estendendo anche ai singoli telai a due canali, perchè come dicono gli inglesi "What's good for the goose is good for the gander!", senza ovviamente tralasciarne lo sconfinato utilizzo in dispositivi LOW-FI tipo radio, televisori, PC....
Se le grandi Corporation formeranno un cartello per tutelare i loro interessi (e perchè mai dovrebbero tutelare i nostri) è lecito aspettarsi un futuro in Classe D. C'è solo da sperare che, come tutte le nuove tecnologie, con il tempo arrivino a maturazione, e già esistono architetture "quasi" insensibili al carico elettrico riflesso degli altoparlanti.

Non dimentichiamo però che stiamo dissertando di una soluzione tecnologica non dettata da esigenze qualitative, bensì economiche. Intendo dire che nessuno si è svegliato in Una Notte di Mezza Estate Sognando la Classe D quale panacea alla topologia in Classe A pura o alle migliori realizzazioni in Classe A/B. La qualità audio esiste alla grande da diversi lustri. Questo non implica che non debba sottostare a continui affinamenti, ma nemmeno implica che debba essere messa in soffitta perchè economicamente non più remunerativa (per chi la produce, non per chi la vende).
Questa è la Grande Menzogna!

A dare manforte a questo esercito di ignobili e ignoranti tecnocrati ci si mettono anche inconsapevolmente ma colpevolmente verso se stessi, gli "emmepitreisti" per i quali l'unica differenza tra la Classe A e la Classe D è che in mezzo c'è la Classe C, il ripostiglio del bidello ed il cesso. Futuro entusiasmante...

Chi ha voglia e possibilità di fare proselitismi, si dia da fare con:


(Continua a pagina 11)

 

All Rights Reserved ® Copyright © | Francesco Piccione | 1998/2017