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soundstage sonoro ampio e credibile. E' ciò che si diceva anche ai tempi della quadrifonia. Il sistema stereo è perfettamente in grado di ricreare un'ampia immagine sonora. In più di qualità, perché si utilizza una sola coppia di diffusori coadiuvati - etichetta discografica permettendo - da riprese per la registrazione estremamente naturali.
Con il multicanale tali riprese non saranno più così naturali - a tal proposito basta leggere le dichiarazioni tra i migliori ingegneri del suono in forza alle migliori etichette discografiche, e non sono certo dichiarazioni di parte - ed in più si utilizzano un'insieme di diffusori sostanzialmente diversi in tutti quei parametri che determinano la qualità del suono. Ciò comporta la diffusione di suoni che se non attuata da diffusori perfettamente uguali saranno indubbiamente sfasati in tutti i parametri sonori. Inoltre, già è difficile realizzare diffusori buoni a prezzi accettabili, figuriamoci la resa sonora di 5 diffusori più un subwoofer dal costo equivalente ad una singola coppia di ottimi diffusori. Oltre ad una varietà innumerevoli di difetti insiti nel sistema…
Ritengo indubbiamente l'HT un settore commerciale a se stante, come i computer o la telefonia mobile, completamente separato dalla vera alta fedeltà. L'influenza che esercita questo settore nei confronti dei costruttori, piccoli o grande che siano, è indubitabile. L'HT ha un trend di crescita elevato, anche se poi non così tanto come vogliono farci credere. Infatti, occorre ricordare che un simile sistema, se utilizzato nella sua configurazione completa, occupa nelle abitazioni molto più spazio del classico impianto hi-fi.
N.Z. The Music Dream: puoi darci qualche accenno sulla futura produzione della TMD? Sono già pronte interessanti novità di cui puoi parlarci? Produci solo diffusori e cavi: possiamo sperare di trovare in futuro anche una gamma di amplificazione o addirittura meccaniche e convertitori digitali?
F.P. Riguardo i diffusori, le ultime novità provengono dalla rinnovata serie Prestige, ridotta adesso a due soli modelli, l'Armonya ed il Suavitatis,
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rinnovati nei trasduttori e nel crossover elettronico. La novità principale risiede nel fatto che questi diffusori, contrariamente a tutti gli altri possiedono un crossover passivo nell'incrocio tra tweeter e midrange, riducendo così a solamente due gli amplificatori necessari per la loro amplificazione: uno per la gamma bassa e l'altro per la gamma medioalta. Al contempo il miglioramento sonoro tra la vecchia e nuova serie Prestige, ha decisamente subito un salto in avanti, grazie all'adozione di un nuovo medio, prima non disponibile, in HCM (Hybrid Carbon-Mylar) e del crossover elettronico identico a quello della Serie Reference.
L'altra novità risiede nel miglioramento della tecnica costruttiva Trex Wired® per i cavi e nella nascita di nuovi cavi di potenza, i primi The Music Dream, esclusivamente in configurazione biwiring. Riguardo quest'ultimi, ho sperimentato diverse configurazioni geometriche e constatato come certe geometrie soffrano di preferenze o per la parte bassa o per la parte alta dello spettro audio. Ovviamente secondo i miei standards, sicché in genere i cavi sperimentati avevano prestazioni superiori rispetto a quelli commerciali anche decisamente costosi. Data anche la produzione di diffusori che necessariamente devono essere multiamplificati, ho deciso per il momento di sviluppare la strada della specializzazione dei cavi in determinati spettri di frequenze, ottenendo risultati encomiabili nella configurazione in biwiring (n.d.r.: ciò porterà allo sviluppo del famosissimo PF One…).
Per il momento la The Music Dream ha acquisito notevole esperienza nella ricerca nel campo dei sistemi di diffusione del suono e della trasmissione dei segnali. Per cui ritengo sufficiente ed anche oneroso seguire queste strade. Tengo d'occhio anche il settore digitale allo scopo di intravedere possibilità di controllo digitale dell'emissione dei diffusori. Attuare questo controllo nel dominio digitale è interessante perché non si andrebbe incontro a tutti i problemi connessi ai circuiti analogici. Ma è una strada ancora lontana in quanto ancora insufficiente dal punto di vista tecnologico ed a costi veramente alti.
Allargare la base produttiva della The Music Dream è impresa certamente onerosa e (Continua a pagina 9)
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