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dinamico (woofer). Nella sostanza, un piccolo diffusore è e sarà sempre un oggetto ricco di compromessi.
Pregi e difetti. Inutile ribadire, che i grandi sistemi sopravanzano sempre quelli piccoli in molti parametri. Il fatto che ciò non sia un fatto sostenuto dalla maggioranza delle riviste specializzate, di esperti e meno esperti, non è perché non abbia ragione, ma perché è il frutto di anni di disinformazione interessata. Sappiamo tutti bene, tranne per coloro che negano oltre ogni evidenza, che anni di disinformazione sono in grado di trasformare le falsità in verità! Un esempio pratico è il dichiarare di essere perseguitato dalla magistratura. Il fatto falso sembra vero (la persecuzione); in realtà, mentre il perseguitato solitamente finisce in una fossa comune, in Italia finisce nel registro degli indagati e conseguentemente nelle aule dei Tribunali, semplicemente perché o è un delinquente abituale o un delinquente professionale. I grandi sistemi di diffusione del suono, sono in grado di mettere maggiormente in evidenza, ciò che sta dietro l'intera catena di riproduzione del suono: qualità della registrazione, dei supporti, del tavolino, delle elettroniche, cavi, problemi dell'ambiente, rodaggio e messa a punto. Per cui, anziché a priori affermare o farsi convincere che questi suonano male, basterebbe semplicemente una maggiore accortezza nel loro utilizzo.
N.Z. Tu scrivi alla fine del tuo articolo su CHF 36: "Nonostante non vi sia alcuna intenzione di commercializzare un simile progetto...". Cosa ti ha spinto a cambiare la tua posizione, a favore della nascita della The Music Dream? Cosa rappresenta veramente per te il marchio TMD??
F.P. Sfruttare commercialmente un simile progetto è impossibile se si pensa di tenere bassi i costi. Un oggetto del genere non può essere costruito in serie, altrimenti tutti i controlli di qualità andrebbero esulati con conseguenze immaginabili. Può essere, anzi deve essere, costruito su richiesta. In questo modo s'impiega il tempo di lavorazione nel miglior modo possibile. Ma il processo di fabbricazione non si esaurisce certamente ai soli controlli di qualità.
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Questo è semplicemente l'aspetto maggiormente visivo. In seguito all'uscita dell'articolo su CHF ho ricevuto attestati di stima e di lodi da parte di numerosi lettori. Situazione che si verifica tuttora. Molti di questi m'incoraggiarono a rendere disponibili i miei progetti perché convinti della bontà del mio lavoro di ricerca e dei miei studi. Costruire Hi-Fi, in particolare il Dott. Costa, mi fece la sorpresa di pubblicare per intero il nome del diffusore, situazione di cui non ero al corrente. Questi due fatti mi convinsero ad entrare in scena con un marchio vero e proprio, The Music Dream appunto. Avevo in mente già da tempo un simile impegno, ma senza queste circostanze, molto probabilmente tutto sarebbe rimasto nascosto. Sono molto affezionato a questo nome perché da piccolo, appassionato di auto Slot Racing, quelle della pista elettrica per intenderci, avevo una mia squadra chiamata Mini Grat Dream. Non mi ricordo più cosa significasse, so solo che a quei tempi le mie auto erano particolarmente veloci e molto elaborate. Da questa storia nasce il marchio The Music Dream "Il Sogno Musicale", che per me è sarà sempre sinonimo di trasduttori collegati direttamente all'amplificatore, senza interposizione alcuna di componenti passivi (crossover) in serie al segnale. Perciò diffusori particolari impieganti la migliore tecnologia possibile e gli studi più avanzati.
N.Z. Gli altri articoli apparsi su Costruire Hi-Fi nn. 41 e 42 riguardano i cavi di collegamento. Molti non credono all'influenza dei cavi, considerandoli solamente dei semplici "conduttori". Molti credono che sia solo "fantasia" dettata dall'autosuggestione. La Fisica è uguale per tutti, ma molti non capiscono in cosa un semplice cavo si differenzia da un altro (solo problemi di impedenza?). Puoi portare precisi riferimenti fisici ai quali fare riferimento, e fare una stima di quanto influisca ognuno di loro all'ascolto?
F.P. Il fatto che molti Audiofili non credono all'influenza sul suono dei cavi di collegamento, ritengo che siano dei fatti loro puramente personali. Di questi soggetti l'umanità ne è piena e come esempio basta semplicemente citare ciò che accadde a Galileo. Può darsi che alcuni di loro si riferiscano a differenze eclatanti tra un (Continua a pagina 7)
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