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FRANCESCO PICCIONE  1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9

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spinto a compiere una simile impresa? Perché diffusori di così grosse dimensioni? Non credi sia possibile ottenere gli stessi risultati da progetti più piccoli? Quali i pregi e difetti degli uni e degli altri?

F.P.
Nello studio, ricerca, progettazione e realizzazione, mi hanno spinto tre fattori: il mio amore per la musica ed il suono degli strumenti musicali; quello per la tecnica e la totale insoddisfazione nell'ascoltare i diffusori più diffusi e decantati attualmente in commercio.

Anzitutto, sono un amante dei diffusori planari, ma nutro un autentico amore per l'oggetto diffusore, non so perché, ma è così. Nell'ascoltare i diffusori anche top, tranne qualche rarissima eccezione, mi rendevo conto che ad ognuno di questi mancava qualcosa. E' chiaro che quando si devono tenere dei compromessi specie se d'ordine economico, al progetto finito mancherà sempre qualcosa. Ma anche ai più costosi e migliori sistemi nelle loro rispettive categorie (dinamici, planari, a tromba), notavo che mancava sempre qualcosa.

Per esempio:
I
diffusori a tromba esibiscono delle basse distorsioni ed alta efficienza; quelli planari, una certa coerenza e timbrica particolarmente pulita; i dinamici, un buon microdettaglio, ma anche diverse manchevolezze. Mi serviva un diffusore che comprendesse i pregi dei diversi sistemi e suoi personali.
Da quel momento è iniziato il mio viaggio nel mondo dei diffusori (volgarmente chiamati casse acustiche) come ricercatore e progettista. La cultura di da le chiavi di accesso al "potere". Infatti, dopo anni mi resi conto delle castronerie affermate sui diffusori attraverso le pagine di certe riviste audio specializzate, nonché le manchevolezze e difetti più o meno gravi nella progettazione dei diffusori maggiormente decantati. Ovviamente, mi riferisco nel paragone alle leggi della Fisica, non certo al mio modo di intendere i diffusori.

Con il tempo, mi resi conto che l'unica via per estremizzare le prestazioni sonore è quella di aumentare a dismisura certi parametri, tenendo d'occhio altri, esattamente come quando si progettano motori a scoppio. In un motore a scoppio, per esempio, per aumentare il suo

rendimento si usa farlo aumentando la sua cilindrata ed il numero di cilindri e pistoni, oltre ad una serie di particolari che per brevità tralascio.
Per ottenere dai diffusori la più bassa distorsione possibile, occorre necessariamente diminuire l'escursione dell'equipaggio mobile (membrana) di qualsiasi trasduttore ed al contempo aumentare la sua efficienza, oltre che la sua superficie d'emissione: si tratta di parametri inconciliabili tra loro.
Esistono diverse strade percorribili per raggiungere questi risultati; la mia, risente molto di scelte improntate sulla migliore qualità sonora. Bassa distorsione, medio-alta efficienza, ampia superfici d'emissione, sono alcuni dei capisaldi su cui si basano i miei progetti. Tra i diversi, il Reference System è quello descritto nell'articolo pubblicato su CHF. 

Dimensioni dei diffusori.
E' possibile fare un buon piccolo diffusore; occorre però, verificare quali parametri e gli obiettivi fissati nella progettazione. Per esempio, è possibile realizzare un piccolo diffusore ad alta efficienza, con distorsione moderatamente contenuta, semplicemente impiegando le trombe e woofer ad alta sensibilità. In questo caso esistono industrie che realizzano con successo diffusori di questo genere, con risultati non disprezzabili, ma lontani dal mio standard.
Se, invece, si cercano delle prestazioni in gamma bassa similarmente agli strumenti musicali di grandi dimensioni, allora il diffusore di piccole dimensioni non sarà mai in grado di fornire prestazioni soddisfacenti. Mai! Chiunque sostenga il contrario è il solito venditore di fumo… Ciò perché in gamma bassa occorre muovere grandi volumi d'aria, fattore non possibile ai minidiffusori ai sistemi TQWT di piccole dimensioni ai bass reflex similari. Vero è che molti Audiofili sostengono di sentire i bassi da questo genere di diffusori. Tra sostenere e constatare, però, c'è molta differenza.

E' possibile anche realizzare un piccolo diffusore dalle buone prestazioni timbriche.
L'esperienza diretta, però, ha dimostrato che i risvolti negativi sono parecchi. Ad esempio, esistono piccoli planari dalle buone prestazioni timbriche, ma non con tutti gli strumenti musicali e con varie carenze in gamma bassa e dinamica. La situazione migliora notevolmente, quando questi planari sono coadiuvati da un altoparlante


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