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LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

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LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 29/2001  1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8

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l'efficienza che misura la qualità di un trasduttore o, più in generale, di un motore. Il problema è associare l'efficienza al buon suono, situazione tutt'altro che semplice.

Si preferisce, infatti, costruire diffusori di piccole dimensioni e, perciò, anche di bassa efficienza, per
svariate ragioni, tutte incompatibili con l'alta qualità. Innanzitutto, per farli suonare sempre bene ed uguali a se stessi in ogni occasione. Se vi è bassa efficienza, molto del segnale elettrico si perde nella trasformazione in suono, convertito in calore. Si arriva a perdite superiori al 99% del segnale. Se si trasforma in suono meno dell'1% del segnale elettrico, cosa si ascolta? Un suono dolce, freddo o piacevole, contenete solo l'uno per cento di quanto contenuto nel segnale all'ingresso dei diffusori.

E' facile in queste condizioni far suonare bene i diffusori, poiché tutto viene amalgamato, costretto, soppresso. Se si riesce a distinguere differenze tra diverse registrazioni e persino tra cavi differenti, pensate queste differenze quanto verrebbero amplificate da un diffusore maggiormente efficiente. Con la bassa efficienza è facile suonare bene: ad esempio, non sentirete mai il fastidioso "strillo" della distorsione, causata dalle registrazioni ricche di alte ed altissime frequenze o semplicemente piene di distorsione. Fin quando un giorno, non sentirete un impianto ben impostato, con diffusori anche di media efficienza. Se non vi rode l'invidia, comprenderete immediatamente, vi si accenderà una lampadina, che l'impianto con diffusori difettosi "non fa musica", l'altro è su un altro pianeta. La differenza è tale che non riconoscerete i vostri dischi preferiti … Però, invidiosi idioti come siete, cercherete il pelo nell'uovo oppure vi convincerete "che suona male" o "non corretto".

Woofer con magnete surdimensionato

In realtà, i magneti sono dimensionati in rapporto a ciò che deve fare l'altoparlante. Poiché si tratta del motore dell'altoparlante, se è destinato all'uso professionale (o ad impieghi domestici) dove si richiede necessariamente l'alta efficienza, è chiaro che devo usare un magnete molto potente, in modo da ottenere valori di sensibilità ed efficienza elevati, superiori certamente ai 90 dB. Ho due possibilità: o utilizzo un magnete detto "surdimensionato" oppure utilizzo delle leghe particolari, più efficienti, che mi consentano anche di ridurre le dimensioni del magnete. Però, in questo caso, il magnete lo pago un sacco di soldi…

ESB DCM 2000
Sul fatto, poi, che l'efficienza contribuisce a restituire quella sensazione di ritmo e di suono avvolgente, ben è spiegato dalle ESB DCM 2000. La serie DCM era nota per caratteristiche di efficienza superiori alla media, che unita alla presenza di woofer da 32 centimetro di diametro, donava al suono sensazioni ormai sconosciute da tantissimi diffusori dei nostri giorni. L'audiofilo che si trova nelle condizioni di cambiare i suoi ottimi diffusori per uno "moderno" ed "alla moda", alle sue rimostranze circa la scadente qualità del suono, otterrà da tutti la medesima risposta: "si deve abituare ad un suono pulito e qualitativamente superiore". "I bassi? Ma sono cose antidiluviane e volgari: non esistono nella musica!". …

Costi dell'efficienza
Per contrastare la mia affermazione sull'impossibilità di realizzare diffusori ad alta efficienza a basso costo, il lettore ha indicato una serie di diffusori di costo medio-basso. Anch'io potrei indicare diffusori di bassa efficienza dal costo di 500.000 lire la coppia… ma suoneranno benissimo o male?


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