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Renato Giussani  1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 

(Continua da pagina 1)

mio incontro con Auretta ed alla decisione di sposarci. Nel 1972, mi mancavano ancora due esami e la tesi per raggiungere la sospirata laurea, a marzo raccolsi l'invito di Binari di aiutarlo a fare uscire tutti i mesi la sua rivista Suono Stereo hi-fi, ad aprile mi sposai e ad ottobre nacque mia figlia Dody.
Nel '73 eccomi "Ing." con una tesi su un motore a scoppio a sei cilindri a ciclo Otto due tempi ed iniezione a carica stratificata, direttamente in camera di scoppio.
Nel frattempo il mio impegno con la chitarra proseguiva di pari passo con la voglia di saperne sempre di più di altoparlanti, cosa che mi spinse ad iscrivermi alla Audio Engineering Society e ad acquistare numerosi testi sacri sull'argomento (perfino in giapponese, le figure potevano comunque svelarmi qualche "segreto").
Per tagliar corto: nel 1979 ero pronto per essere assunto dalla ESB di Aprilia (azienda costruttrice di sistemi di altoparlanti hi-fi) quale responsabile dell'Ufficio Ricerca e Sviluppo e la mia attività iniziò con una revisione della serie LD, ai modelli della quale venne aggiunta nel nome la sigla "II".
Questa serie risentiva molto della mia precedente esperienza quale responsabile tecnico della rivista mensile Stereoplay, che mi aveva portato a sviluppare una sensibilità acustica molto eterogenea, ma pur sempre fortemente orientata al "purismo". Ecco quindi che la 45LD II nacque, ad esempio, con una risposta molto più estesa verso le basse frequenze più profonde ed una timbrica particolarmente "pulita", ma con una sensibilità abbastanza ridotta rispetto alla precedente 45 LD.
In breve fui costretto ad imparare che, quando si progetta per tutti e non solo per se stessi, l'aspetto più importante diventa inesorabilmente l'affidabilità, ovvero la possibilità delle casse di essere "strapazzate" senza guastarsi. Già nel 1981, di pari passo con lo sviluppo della produzione più "commerciale", avevo deciso di proporre alla ESB di riconoscersi nella proposta di una nuova filosofia di progetto che decisi di chiamare "DSR", acronimo di Distributed Spectrum Radiation (e qui, per le argomentazioni tecniche, la consiglierei di visitare il mio sito www.mclink.it/personal/MC0004).
In poco tempo (un paio d'anni) fummo in grado di mettere in produzione le casse 7/05, seguite dalle migliori 7/06 e successivamente da tutta una serie DSR, la serie "7" appunto, che spaziava dalle 7/01 alle 7/08.

Nel frattempo, il mio contributo all'Alta Fedeltà passava anche attraverso la partecipazione alla Società Technimedia, editrice della rivista Audio Review. Quando, nel 1985, lasciai la ESB per dedicarmi a tempo pieno ad Audio Review, grazie all'impulso dato al settore "autocostruzione altoparlanti", la rivista guadagnò rapidamente diverse migliaia di nuovi lettori e divenne in grado di superare agevolmente le vendite della concorrente storica "Suono".
Insomma, in quanto a successi lavorativi (la serie 7 continuava ad essere venduta alla grande) non posso certo lamentarmi, anche se la mia abilità di chitarrista non è mai cresciuta più di tanto...
Durante la mia carriera di redattore tecnico e di progettista ho avuto la possibilità di incontrare in diverse occasioni numerosi "mostri sacri" dell'hi-fi mondiale, da Amar Bose a Richard Heyser, da Mr.Bowers a Saul Marantz, e questa è una esperienza che nessuno mi potrà mai togliere.
Comunque, l'elenco dei successi non finisce certo qui. Passato, nel 1987, ad occuparmi anche di orologi, dirigendo la prima rivista al mondo sull'argomento, la mia gestione editoriale consentì alla Technimedia di aumentare il suo fatturato di più di tre miliardi solo nel primo anno di vita della pubblicazione e, di questi, uno era "utile".
Fondata nel 1990 la casa editrice Argò che attualmente dirigo, l'impegno profuso per pubblicare riviste di qualità ci ha consentito di mettere in campo, oltre al resto, ben due mensili sull'orologio e di condurre le nostre pubblicazioni ad essere considerate le migliori nel campo, in tutto il mondo.
E l'Hi-Fi? Oltre ad avere migliorato la tecnica di emissione DSR facendola evolvere nella più moderna e completa NPS, sono finalmente riuscito a condurre a termine il compito che mi ero prefisso nel 1965. Dopo trent'anni di apprendimento e di esperienza sono finalmente riuscito ad avere a casa mia due casse hi-fi che mi soddisfano quasi completamente: le NPS 1000.

HFG
Le mie impressioni nei suoi confronti, di persona al di fuori del comune, si sono rafforzate con la sua risposta. Per questo ci troviamo qui a discutere di lei. Sembra una persona molto eclettica che è riuscita a fare molto bene parecchie cose.Concentriamoci per adesso sui diffusori.Vuole spiegare ai nostri lettori il suo


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