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LETTERE ALLA RIVISTA | 2000

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LETTERE ALLA RIVISTA

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LETTERA N. 13/2000  1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6

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pesantemente sul locale d'ascolto.

Ho fatto anche qualche esperimento. Ho notato che collegando direttamente il CD tramite l'uscita variabile al finale, riesco ad avere più velocità e controllo sul basso. Ora perlomeno riesco ad ascoltare qualcosa, seppure a volume basso e mi rendo conto dell'effettive possibilità di questi diffusori.

Vorrei pertanto chiedere dei consigli riguardo ad un trattamento pesante: che cosa ne pensa delle doppie pareti in cartongesso con inframmezzata della lana di roccia fra il muro in cemento armato e le nuove pareti aggiuntive?
La modifica del locale dovrebbe consistere nel rivestire le pareti con un sandwich di lana di roccia da 70/100 KG/mc ed opportunamente distanziato, un pannello di multistrato da 4/8 mm, più un ribassamento del soffitto in cartongesso imbottito di lana di roccia solo dietro i diffusori e dietro l'ascoltatore.

E' sufficiente trattare solo la parete dietro i diffusori od anche le laterali?
Il soffitto conviene trattarlo con del materiale poliuretanico tipo Sonex?

Gli Everest sono diffusori monumentali, sarebbe un peccato se dovessi essere costretto a disfarmene…
Mi rendo conto che non sono alla "moda", ma secondo il mio parere niente è superiore ai grandi diffusori caricati a tromba del passato, anzi con le moderne elettroniche sono semplicemente spettacolari.

Pensavo eventualmente ad una sostituzione del finale Threshold, a mio avviso un poco lento. Penso che un Bryston sia decisamente più adatto.

Gradirei anche saper qualche notizia sulle JBL

Everest.
Come mai non se ne sente mai parlare? Contrariamente alle Electrovoice Sentry III (che sono dei diffusori velocissimi e dettagliati) mi sembrano poco adatti ad un ascolto casalingo. I driver impiegati in questi diffusori sono JBL Professionali (woofer 15"1504 H, Medio a Tromba 2425H/4660 e il classico "slot" 2405 come super tweeter). Le dimensioni H/L/P 150 x 90 x 50 e 150 kg cadauna. Da quello che so io, questi diffusori non sono di derivazione professionale, bensì "Consumer", che la JBL aveva in catalogo verso la fine degli anni '80.

Nell'attesa di risentirla, voglio ringraziarla per l'interessamento al mio problema e congratularmi per la Sua coerenza di non allinearsi alla moda e tendenze del momento.
Distinti Saluti

Stefano …

PS.
A proposito: ho scoperto tramite un sito di un appassionato canadese - www.audioheritage.org - tutta la storia dello sviluppo dei grandi diffusori JBL del passato, Hartsfield, Paragon ed Everest di cui sono stati costruiti circa 500 coppie e vendute solamente in Giappone!

Risponde Francesco S. Piccione

Egr. Sig. Stefano,

La ringrazio per i suoi complimenti e sono ben lieto dei suoi apprezzamenti verso la nostra linea editoriale, improntata sull'utilizzo di ferree regole rivolte al corretto ascolto domestico. Regole ormai totalmente scomparse nelle riviste italiane ma ben presenti in pochissime pubblicazioni prestigiose internazionali, specie francesi, americane e giapponesi.


(Continua a pagina 3)

 

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