LETTERE ALLA RIVISTA | 1999

LETTERE ALLA RIVISTA

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LETTERA N. 9/1999  1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8

(Continua da pagina 4)

(così sembra nella sua foto), trattarla con tendaggio pesante.
Questo stratagemma funziona sempre e si ha una comoda libreria che in 100 anni sarà sempre utile. Altro che eliminare angoli ottusi.... In questo caso il punto d'ascolto si potrà arretrare.

Attenzione che stranamente, nella mia esperienza ho assistito a cambi positivi o negativi, invertendo … la stanza, ossia nel suo caso, invertendo il punto di ascolto e sistemando l'intero impianto nella parete opposta. Incontra in questo caso il problema della porta d'ingresso, ma nulla vieta, previa prova, di montare l'impianto in posizione leggermente asimmetrica rispetto all'intera parete. Preferirei la soluzione della libreria, anche perché è necessario far sì che la parete posteriore al punto di ascolto non "emetta" suoni. In assenza, può essere utile effettuare degli esperimenti coprendo la parete posteriore o mettendo dietro il punto di ascolto, un tappeto pesante (in verticale, non sul pavimento…).

Come detto più volte, il punto di ascolto posizionato a centro stanza ha sempre causato questi problemi. In genere si preferisce quando si hanno diffusori con woofer da 38/46 centimetri di diametro (ma non sempre…).

Altra interessante sperimentazione, consiste nel mettere un grosso cuscino per terra davanti ad ogni diffusore. Questi elimineranno la prima riflessione, responsabile in genere del rimbombo in ambiente, causando scarsa focalizzazione. Nel suo ambiente potrebbe causare l'effetto opposto, cioè restituire parte del basso. 

Ascoltare variazioni dei bassi tra l'ascolto da seduti o in piedi è cosa normale: per questo ricercare un buon posizionamento dei diffusori o del punto d'ascolto è una delle condizioni che sfociano in una buona resa acustica, che

differenzia l'audiophilus esotericus dall'altra specie di ominidi.

Riguardo i pannelli di resina melaminica, dotati di piccoli fori di diverso diametro, si tratta di pannelli fonoassorbenti in genere della gamma medio-alta. Il diverso diametro dei fori presenti, indica quali frequenze vengono maggiormente attenuate. Il consiglio del negoziante è quindi teso ad assorbire la gamma medio-alta per recuperare quella bassa. Così facendo, però, si incide sulla sensibilità ed efficienza dei diffusori, diminuedone le loro prestazioni. I trattamenti acustici tanto in voga ai tempi nostri, speso sono tesi non a risolvere problemi, ma a spegnere e mortificare le prestazioni dei diffusori. Oltretutto, andando a casaccio nella zona di massimo assorbimento acustico, si finisce per sbilanciare la stessa risposta in frequenza dei diffusori, aggiungendo problemi a problemi precedenti. Il consiglio è sempre lo stesso: prima di procedere a trattamenti acustici dell'ambiente, procedere alla ricerca del miglior posizionamento dei diffusori e punto di ascolto, in simbiosi all'inserimento di oggetti che se da un alto fungono da arredamento, dall'altro contribuiscono a rendere più sotto controllo il riverbero, prima causa di problemi ambientali piuttosto gravi.

LETTERA 4

Egr. Direttore,

adesso, direi di essere arrivato abbastanza vicino alla soluzione.
Ho rivoltato l'arredamento (ora la stanza si pone, nei contenuti, esattamente speculare rispetto alle foto che ha).
Adesso, i diffusori sono a metri 2,30 dalla parete di fondo, metri 1,80 fra di loro (di più comunque non potrei perché quel cubo nella stanza

(Continua a pagina 6)