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multivia alti 2 metri. Secondo me la qualità e coerenza sonora dipendono dall'ambiente d'ascolto e dalla "catena" dell'impianto.
La via della semplificazione dell'impianto hi-fi è a mio parere la scelta giusta da fare. Immaginate un violino od un pianoforte: all'ascolto dal vivo sono dinamici e veloci. Provate ad amplificarli ed otterrete dei veri disastri. Quindi, secondo me, anche all'atto di una registrazione, se si riducono all'osso le elettroniche in fase di ripresa audio, sicuramente otterremo una riproduzione abbastanza verosimile all'ascolto dal vero (provate voi stessi con un Revox A77 ed un buon microfono a condensatore o ancor meglio valvolare), risultato ben difficile da realizzare nel caso delle registrazioni effettuate con apparati sofisticati ed ultracomputerizzati.
Detto questo sono vincenti la filosofia del single-ended piuttosto del push-pull, o del larga banda piuttosto del multivia. Inoltre, la differenza tra queste due filosofie, minimalista e complessa, si può tranquillamente confrontare e verificare con sedute audio presso la nostra sede. Noi saremo a completa disposizione per ogni delucidazione in merito.
FP Cambiando argomento, è grazie a questo suo concetto dell'hi-fi, della filosofia minimalista della realizzazione delle apparecchiature audio che è sortito il Milano Hi-End 2000? Od occorre aggiungere qualcos'altro? Com'è nata in lei l'idea di organizzare una mostra che a nostro modo di vedere in Italia mancava, entrando così in contrasto o competizione con il più famoso Top Audio?
SZ La rassegna Milano Hi End 2000, è nata dopo che titolari di diverse Ditte del settore ravvisavano in Italia il problema della mancanza di una rassegna di solo hi-fi 2 canali. Personalmente ho partecipato con sale d'audizione a diverse rassegne dove comparivano oggetti di hi-fi, home-theater, video, computer, ecc. (fino al Milano hi end 2000 le rassegne erano tutte improntate sull'elettronica in generale), ed ovunque esponevamo i nostri prodotti. Immancabilmente ci trovavamo con aver a che fare con rombi dall'intensità assurda che fuoriuscivano da
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impianti home-theater. Inoltre notammo che il pubblico amante dell'home theater, dei computer, o di qualsiasi sorta di apparecchiatura digitale, non erano interessati ai nostri prodotti ed all'hi-fi stereofonico. Così mi esposi chiedendo ai titolari di diverse Ditte produttrici di apparecchi hi-fi due canali un loro pensiero in merito su come poteva essere organizzata una rassegna "tipo" adatta all'esposizione ed all'ascolto di apparecchiature audio solo due canali.
Tutti mi risposero che una rassegna di solo hi-fi due canali sarebbe stata l'ottimale e che nella stessa rassegna non potessero esporre altre apparecchiature che, sia a loro sia a mio avviso non avrebbero portato interesse alcuno alla rassegna stessa.
Ora, l'idea di fondo esisteva, bisognava soltanto approfondire l'aspetto organizzativo. Ne parlai con molte altre persone che "ruotano" nel mondo dell'hi-fi e di queste alcune mi risposero che se in una rassegna audio non s'introducevano anche apparecchi home-theater il fiasco era assicurato, in quanto a loro parere la massa del pubblico era attirata dagli effetti fanta-digitali o sorroundate del genere. Personalmente ero abbastanza fiducioso nell'organizzare una rassegna di solo audio due canali e così feci.
La prima rassegna Milano hi end 2000 avvenne nel Marzo 2000. Per organizzarla, ne parlai con vari titolari di Ditte del settore: l'entusiasmo da parte loro e la voglia di vedere concretizzata una rassegna totalmente diversa da come le avevamo viste e vissute fino ad allora era talmente grande che miracolosamente la organizzai in meno di due mesi.
Il problema di fondo era di coprire i costi. L'idea era bella ma le Ditte che mi dettero fiducia non erano moltissime (i fattori erano tanti: ma chi è costui, sicuramente sarà un fiasco, ecc. ecc...). Inoltre incappai in personaggi che ponevano dei veti a confronti di altri (del tipo: entro io e lui no, ecc. ecc...) ricatti che non accettai minimamente, ed altri "altarini" che non sto ad elencare.
Vennero poi i giorni del Milano hi end 2000, il 4 e il 5 marzo 2000 fu una kermesse di "vero" e solo (Continua a pagina 4)
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