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(Continua da pagina 6)
AS.
Voto: AAA+++ (Stato dell'Arte Assoluto)
Brano 20 Funeral March of a Marionette
Dopo il viaggio negli spazi infiniti, eccoci al ritorno sulla terra grazie all'ascolto di questo brano. Il confronto con il precedente è drammatico ed ingiusto. Il brano è tratto da un CD che utilizzo come riferimento. Pur tuttavia, il brano rischia una totale magra figura, complice l'età della registrazione, risalente al 1989. Ho dovuto ascoltarlo per ben due volte per potermi scrollare di dosso il ricordo (estasi) sonoro del brano precedente. Si giunge finalmente ad un bel compromesso: pur nei suoi innumerevoli difetti, il brano rimane di livello elevatissimo, come lo standard Telarc ci ha abituato. E sinora nessuno ha mai pensato a specularci sopra, applicando prezzi da capogiro per l'acquisto dei cd, che se lo facessero direi a tutti Voi di non acquistare alcun esemplare. Vi sarete accorti che non sto giudicando il brano…. Spiacente ma non mi riesce!
Di una cosa sono certo. Si tratta dell'eresia dichiarata da AS a proposito del commento di questo brano: brani masterizzati anni '60 raccolti in un Chesky. Anch'io conosco quel cd…… e paragonarlo a questo Telarc mi fa sorridere.
Voto: AA++
Brano 21 Theme from "The Godfather"
Brano tratto dal CD di cui al brano 19, restituito in modo solare, tranquillo e trasparentissimo. L'attenzione deve concentrarsi in gamma medioalta, tra violini e mandolini. Noterete una trasparenza di rara bellezza che fa sì che i timbri siano rispettati in modo perfetto. Il tutto senza alcuna fatica d'ascolto od eccessivo iperdettaglio. La gamma bassa non è spumeggiante, per il semplice motivo che il brano non lo richiede. Tuttavia occorre prestare attenzione ai pizzicati dei contrabbassi, intelligibili pur se soffusi. La spazialità, inutile dirlo, è amplissima con totale scomparsa dei diffusori. La ridottissima presenza di risonanze, contribuisce all'innalzamento della
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qualità sonora.
Perfettamente d'accordo con quanto espresso da AS: era ora! Rimane il fatto che tale concordia sia originata dalla assenza nel brano di situazioni limite in grado di mettere in difficoltà le prestazioni dell'impianto. Ciò sta a significare che vi sono brani dotati di uno standard di prestazioni sonore e tecniche compatibili con la stragrande maggioranza degli impianti stereo; altri brani, invece, che grazie alle loro qualità ed al genere di musica, tendono a varcare la soglia fissata dagli altri. Nel caso del brano 19, si tratta di un brano molto tranquillo, naturale, pur nel contesto di un'elevata qualità sonora, per cui non impensierisce più di tanto, ma lo stesso in grado di mettere in evidenza le qualità timbriche dell'impianto, diffusori in particolare.
Voto: AAA+++
Brano 22 Allegro from Mandolin Concerto
Brano gustosissimo, che mette in evidenza la differenza tra Telarc e le altre etichette discografiche. Finalmente un brano di musica da camera, riproposto esattamente come lo si ascolta dal vivo. Il brano non contiene alcun punto di riflessione, al di fuori della sua naturalezza. Come si fa a parlare di spazialità, risposta ai transienti, trasparenza se il tutto è perfetto. Inoltre, si assiste a qualcosa di assolutamente raro nel campo della riproduzione sonora: l'unione della dolcezza al dettaglio, esattamente come avviene nell'ascolto dal vivo. Inutile anche ribadire il fatto della totale assenza di risonanze che permette il raggiungimento di prestazioni sonore straordinarie. Sublime!
D'accordo con quanto espresso da AS, fatto che conferma il rilievo espresso precedentemente. Rimane da chiedersi, qual è la misura della qualità dell'impianto che hanno utilizzato per la recensione, poiché non adatto per la restituzione dei più importanti pieni orchestrali presenti in questo disco.
Voto: AAA+++
Brano 23 Non-Stop Fast Polka
Tratto dal secondo capitolo dedicato agli Strauss, (Continua a pagina 8)
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