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sincerità, preferendo essere sparlati alle spalle, ma al contempo, fornisco loro utili consigli ed in più si ritrovano un impianto perfettamente messo a punto, al massimo delle sue possibilità.
Solo nel caso dei diffusori, la risoluzione può essere rapportata ad un valore numerico: quello relativo all'efficienza (parametro "parallelo" a quello di sensibilità). L'efficienza, quindi, è la capacità di un altoparlante di trasformare un tipo di energia in ingresso (elettrica) in altra proporzionale e diversa in uscita (acustica). Un impianto stereo dotato di alta risoluzione, ossia di capacità di discernimento e di introspezione del segnale, come fossero raggi X, mette in risalto le differenze (sempre esistite) tra veri prodotti hi-end ed i prodotti normali hifi.
Vi ricordo che nel concetto di alta risoluzione vi rientra quello della larghezza di banda del sistema, in primis dei diffusori. Se la larghezza di banda è ridotta è chiaro che si perdano parte delle informazioni, quindi perdita di risoluzione. Volete sapere, ad esempio, una delle differenze tra il mio lettore di CD Accuphase DP 70 ed il Naim CDI? Il DP 70 riesce a scendere nelle viscere della gamma bassa un pelo in più rispetto al CDI. Tale fatto nemmeno si noterebbe se ascoltassimo attraverso diffusori come le Infinity K100, figuriamoci con tutti i diffusori in voga presso riviste audio ed audiofili. Alla luce di ciò, per una persona poco esperta è semplice affermare che l'Accuphase ha un costo superiore non giustificato rispetto al Naim… perché possiedono la stessa gamma bassa… Un giudizio errato, quindi, fondato su un fatto non vero. Figuriamoci se i giudizi nascono mediante l'utilizzo di diffusori economici, minidiffusori (anche dal costo di 10.000.000 di lire), diffusori a largabanda con altoparlanti dinamici, diffusori per computer, per audio/video, ecc. Tralasciando, ovviamente, la qualità del resto dell'impianto audio hifi.
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