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non tutta l'Hi-End è di buona o eccelsa qualità. Purtroppo, vi sono fabbricanti che dichiarano i loro prodotti Hi-End usurpandone il termine, ad esempio, con il solo aumento del prezzo di acquisto. Costoro dovrebbero essere arrestati per vilipendio... all'hi-end. Altro esempio: molti spacciano minidiffusori a due vie o i propri largabanda per prodotti hi-end. Ognuno può fare quel che vuole, certo è che l'intenditore, il vero esperto, sa distinguere tra prodotti hi-end e bufale! Ai lettori poco esperti, consiglio di leggere (ed imparare bene), quanto contenuto nella sezione (ora libro) "Alta Fedeltà Esoterica" e numerose altre monografie.
Vi è poi un altro fatto: la verifica delle prestazioni hi-end. In Italia su tale punto vi è la massima disinformazione (preferisco essere molto gentile...). E' usuale provare e confrontare i prodotti audio hi-fi, utilizzando software (e hardware) di discutibile qualità e con criteri errati. Gli audiofili, ovviamente, prendono esempio da costoro ed attuano con gli stessi metodi e software le loro prove. In particolare, porrei l'attenzione sulla "risoluzione", termine che indica la quantità di informazioni sonore che un impianto hifi è in grado di restituire: bassa risoluzione, poche informazioni, anche a livello di armonici; alta risoluzione, elevato livello di informazioni audio, di qualsiasi tipologia. Purtroppo, non è possibile dare un valore numerico alla risoluzione audio, contrariamente a quanto succede con monitor TV, macchine fotografiche, eccetera. Di conseguenza, il riconoscimento della quantità della risoluzione, spetta al critico che è in grado di discernerla e di quantizzarla. Ad esempio, quando mi chiamano per conoscere il mio parere sul suono del loro impianto, spesso indico dei voti sulla risoluzione o sulla qualità complessiva. Molti si offendono, perché non apprezzano la mia (Continua a pagina 4)
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