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investire in un buon impianto, che in uno yacht (uhmmm, però con lo yacht si cucca….). Ciò significa semplicemente che abbiamo fatto una scelta, una scelta di qualità totale, che ben si vedrà nei prossimi anni.
Tornando a prima, sappiamo tutti che si va in auto sia con la Mercedes sia con la Punto, si va in mare sia con lo yacht sia con la iole, si beve alcolico sia con il whisky 20 anni sia con la grappa, così come si legge di impianti per la riproduzione musicale sia leggendo Hi-FiGuide® sia altre fonti. Ovvio che poi ognuno deve sapere ed essere conscio del proprio personale contesto ed essere in grado di gustare al massimo ciò che gli è concesso. Però non venirmi a dire che le coppie di valori che ti ho portato come esempio esprimono equivalenza… Ogni componente (minore) può dare soddisfazione, forse appagamento, ma non equivalenza. Ognuno deve saper cogliere il meglio da ciò che ha augurandosi di poter, un giorno, apprezzare anche il "meglio superiore". Non mi sembra filosofia, ma semplicemente tenere i piedi ben saldi per terra, essere realisti. Che forse Catalano voleva semplicemente dire questo?
Comunque su una cosa sono d'accordo con te: l'Hi-End può rivelarsi una trappola. Non sempre a prezzo più elevato corrisponde qualità più elevata. Capita anche troppo spesso di strapagare nomi altisonanti per prestazioni di hi-end level entry: occorre esperienza, conoscenza, ascolto.
Venendo poi ai diffusori e agli ambienti, ovvio che se volessi piazzare una coppia alta un paio di metri con un fronte di 80 cm. nella tua stanza ci starebbero solo dal punto di vista fisico (ammesso che la fisica dei solidi consenta la convivenza con qualche altro pezzo d'arredamento). L'affermazione del mastodontico con gli ambienti piccoli non me la puoi stressare
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