LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 25/2001  1 | 2 | 3 | 4

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3. In quasi tutti gli integrati vi è l'impossibilità di essere utilizzati contemporaneamente come pre e come finale separati. Occorre verificare il tuo caso.

4. Nel caso del tema crossover, anche questo è argomento prolisso.

5. Per quanto riguarda il peso del magnete, questo influenza la forza del campo magnetico, la sensibilità e l'efficienza di un altoparlante. Maggiore è il suo peso, più elevati saranno i tre parametri. Esistono, però, magneti costituiti con leghe speciali che consentono una maggiore forza a parità di peso: costano molti e sono pochi diffusi.

6. L'Aloia ST 14.01 è un finale in Classe A/B.
La qualità sonora di un amplificatore dipende soprattutto dal progetto adottato. Differenze sonore eclatanti tra un amplificatore in Class A ed uno in Classe AB, non ve ne sono, ma esistono. Per cui se non è possibile entrare in possesso di un amplificatore in Classe A, occorre orientarsi verso uno in Classe A/B.

Nessuna controindicazione circa il collegamento

tra elettroniche funzionanti in Classe A ed A/B. Solitamente si privilegia il finale in Classe A. Certo che tutte in Classe A è meglio…

Per quanto riguarda gli ingressi e uscite bilanciate, queste consistono nel realizzare la massa separatamente dal negativo, mentre negli sbilanciati, massa e negativo coincidono. Però se gli ingressi e le uscite bilanciate non sono accompagnate da analoga circuitazione, allora siamo in presenza di uno specchietto per allodole. Ad ogni modo, le circuitazioni bilanciate si utilizzano nel settore professionale, poiché consentono l'utilizzo di cavi di interconnessione di notevole lunghezza. Poiché sono più costose, ritengo che nel nostro settore dell'hi-fi di qualità, la circuitazione bilanciata sia uno sperpero di soldi, poiché anche dal punto di vista del risultato sonoro, non offre vantaggi rapportati all'aumento del costo.

Francesco S. Piccione