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LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

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LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 21/2001  1 | 2 | 3 | 4

(Continua da pagina 3)


Il problema della dinamica di questi diffusori non potrà mai essere sopperito dall'utilizzo di un mostro da 200 W di potenza, in quanto intrinseco al progetto elettrostatico. Sono questi diffusori a bassa sensibilità e come tali vanno trattati e considerati, pur nella prospettiva della presenza di diversi punti di forza. Conosco le Martin Logan, non le SL 3, ma le CLS che ho udito "cantare" egregiamente abbinate ad una coppia di finali mono a valvole Quicksilver. L'ho sentito abbinato anche a grossi amplificatori a stato solido peggiorando alcuni parametri, anche con due monofonici a stato solido da 100 W.

Le CLS, in fatto di pilotaggio, sono più complicate delle SL3. Per cui, sono convinto che la slegatura da Lei avvertita abbia origine in altra parte: credo sia più un problema legato all'insorgere di risonanze meccaniche sia della struttura del diffusore, sia d'altri componenti. La massiccia presenza di queste, specie in alcune parti della frequenza audio, potrebbe ben essere una causa del rallentamento delle prestazioni del woofer o della cella elettrostatica, creando così la sensazione di "slegamento" tra i due altoparlanti. Occorre prima indagare sull'origine di eventuali risonanze andando per esclusione.

La procedura è questa:

1. Verificare il suono dell'impianto
senza lo stabilizzatore di rete. Stia una settimana ad ascoltare tanta musica senza lo stabilizzatore. Dopo una settimana, lo ricolleghi e si accorgerà immediatamente della differenza, se va meglio o peggio.
 
2. Faccia poggiare i diffusori su supporti di gomma. Li disponga sotto il diffusore in punti in modo da avere la massima stabilità. Se ci sono punte metalliche, le smonti. I piedini aggiuntivi devono rigorosamente essere di gomma, o

morbida o semimorbida. In commercio troverà diversi "esemplari": li acquisti di tipi differenti per potere effettuare prove più complete. Il procedimento di ascolto deve essere il medesimo di quello indicato al punto 1.
 
3. Posizioni contemporaneamente tutte le sue elettroniche su punti di appoggio, sempre di gomma, come spiegato per i diffusori. Procedimento di ascolto, identico al punto 1.

4. Faccia in modo che il tavolino o i ripiani degli stessi,non vibrino quando si ascolta ad un certo livello di pressione acustica. Procedimento di ascolto, identico al punto 1.

5. Sollevi i cavi di potenza dal pavimento, tramite l'inserimento di bicchieri di plastica o altro materiale.
 
6. Disponga in maniera molto ordinata tutti i cavi di segnale e di alimentazione.
 
 7. Dopo tutte queste operazioni, qualora la slegatura dovesse ancora presentarsi, verifichi un nuovo posizionamento dei diffusori nel suo ambiente d'ascolto, cercando di ottenere un triangolo equilatero i cui vertici sono i due diffusori ed il punto di ascolto, oppure isoscele.

8. Per ultimo realizzi il nostro cavo di potenza HFG PF ONE.
 
Faccia tutte queste cose una per volta a distanza di settimana l'una dall'altra, in modo da farsi un'idea sull'evoluzione del suono del sistema. Se il problema persiste, in teoria dovrei venire da Lei per verificare personalmente. Sono questi problemi che spesso non possono essere risolti concretamente, se non con la conoscenza diretta del fenomeno: ossia ascoltare il loco.

Francesco S. Piccione

 

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