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woofer rimangono immobili. Ebbene, in piccolo, una cosa simile accade in questo caso alle CLS, solo che ciò avviene grazie all'estrema capacità di pulizia e controllo del PF One, non al taglio delle frequenze sotto i 30 Hz del filtro subsonico.
Ovviamente, le elevate prestazioni sonore dell'HFG PF ONE non sono realizzate solamente dalla lotta alle risonanze. Altri fenomeni fisici sono stati presi in considerazione, tanto da poter affermare ciò:
- la sua universalità negli abbinamenti (si abbina con qualsiasi diffusore, grande, piccolo, dalla complessa impedenza, ecc. e amplificatore); - la sua elevata tecnologia (data dalla struttura geometrica: non si tratta né di un coassiale, né di un banale doppino o cavo cat. 5); - la sua eterna giovinezza (non diventerà mai vecchio o superato, poiché progettato nei minimi dettagli in aderenza delle leggi delle Fisica: anche nel 2030 sarà il primo della classe); - il suo non essere un equalizzatore (non sottrae porzioni di frequenze, tipico dei classi cavi tradizionali)
Che dire ancora? Anzitutto non mi aspettavo questa straordinaria testimonianza di coincidenza di giudizi sulle prestazioni sonore tra il nostro lettore, le mie esperienze sugli stessi e di altri lettori che hanno realizzato il PF One. Questo avvalora, non solo i miei personali studi sul trasporto degli elettroni all'interno dei cavi di collegamento, ma anche la tesi sull'Oggettività degli Ascolti o della percezione sonora: la soggettività è solo l'espressione di un giudizio.
Il rodaggio? Si avranno miglioramenti ancora per parecchi mesi…
Francesco S. Piccione
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