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l'apparecchio alla moda, attuare upgrade di dubbia utilità o, peggio, volto alla modifica irreversibile ed in peius dell'apparecchio. Abbiamo, anche, voglia di fare ricerca, di trovare soluzioni che permettano miglioramenti sonori affidabili ed importanti, di studiare l'origine delle prestazioni dei prodotti ed accessori hi-fi, per attuare delle recensioni complete e non fallaci. Questa è HI-FIGUIDE, un patrimonio di esperienze e cultura ad alto livello e, fatto non indifferente, assolutamente italiana. Purtroppo, però, non tutte le persone sono in grado di comprenderla. Per questo motivo, le nostre idee sono spesso invise a molti, preoccupati di difendere i loro interessi personali e le loro errate convinzioni.
Parlavo di razionalità. Vorrei rilevare tale fatto in quanto non vorrei che lei riponesse su noi e sull'hi-fi attese eccessive. Ciò non vuol negare l'esistenza della possibilità di riprodurre la musica in modo eccezionale all'interno delle mura domestiche. Molti su questo punto non sono concordi. Io sto in una via di mezzo: vi sono molti fattori che ostacolano la via alla corretta riproduzione del suono, al raggiungimento del "Karma sonoro", ossia a quello stato psichico in cui sia possibile affermare di essere quasi realmente presenti nell'evento sonoro. Quando ci si riesce, non lo si dimentica più. Il problema è conoscerne esattamente le cause.
Diversi sono gli ostacoli frapposti alla corretta riproduzione sonora. Al primo posto metterei le risonanze. E' incredibile quanto sia eccessiva la presenza di ciò che io senza torto definisco "il tarlo dell'hi-fi". Tutto fa risonanza. Tutto ciò che contribuisce alla realizzazione di un impianto hifi, dalla tensione elettrica e relativi cavi, alla stampa del CD, contribuisce ad introdurre nuove risonanze.
(Continua a pagina 3)
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