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vicini e familiari. Se in un ambiente di medie dimensioni ascoltassimo musica con una pressione media di 94/96 dB al punto di ascolto, la stessa pressione acustica in un grande ambiente si otterrebbe con la manopola del volume sensibilmente spostata verso destra, con aumento dell'emissione sonora dal punto dei diffusori, per ottenere la stessa pressione acustica nel punto di arrivo, cioè il punto di ascolto. In più, un ambiente di grandi dimensioni (ad esempio, 8 x 6) dovrebbe essere più curato dal punto di vista acustico, soprattutto in funzione del riverbero che non sarà certo contenuto.
Il soffitto a spiovere potrebbe essere una buona soluzione o essere controproducente. Da un lato, non abbiamo il pavimento ed il soffitto paralleli, per cui parte delle risonanze sarebbero mitigate; dall'altro, potrebbero esserci delle cancellazioni particolarmente accentuate in certe frequenze. Una prova sul campo, metterebbe in evidenza eventuali problemi, ma sarei piuttosto ottimista. Per quanto riguarda il posizionamento dei diffusori in ambiente, consiglio sempre di metterli nel lato più corto, in quanto non ci si troverebbe a distanza ravvicinata con questi, ma anche per motivi di resa dell'ambiente. Inoltre, la maggiore lunghezza, favorirebbe una ampia libertà di spostamento sia dei diffusori che del punto di ascolto, lungo la direzione avanti-indietro, rispetto alla parete posteriore. A tal proposito le consiglio di leggere le lettere "Problemi Ambientali", pubblicate nel 1999.
Discorso dettagliato merita la sensibilità. Sappiamo che qualsiasi diffusore presenta una misura in sensibilità in decibel (dB) con 1 watt ad 1 metro di distanza. Questa in parte indica anche la sua capacità dinamica, in quanto, fissando in 200 W il valore massimo che i diffusori domestici riescono a malapena a digerire, senza bruciarsi o
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