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GLI EDITORIALI | 2011

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EDITORIALI

2011

EDITORIALE N. 7/2011  1 | 2 | 3 | 4 | 5

(Continua da pagina 1)

Schuur, Annalisa Minetti, Aleandro Baldi ed altri più o meno noti. Si tratta spesso di persone acclamate dal grande pubblico, che immagino non si sognerebbero, nemmeno per dieci minuti, di occupare un posto auto riservato ai diversamente abili.

La legge stabilisce chi sono gli
aventi diritto che possono usufruire della specifica area di sosta.
Per ottenere la
tessera di autorizzazione, da esporre nell'autovettura, occorrono due requisiti. Il primo, di essere dichiarato invalido (solitamente al 100%); si tratta generalmente di soggetti non vedenti, ipovedenti, distrofici, malati di sclerosi multipla, di Alzheimer e Parkinson, ecc. Il secondo, di possedere gli altri requisiti previsti dalle Legge n. 104, art. 3, commi 1-3.

In questo secondo requisito si annida uno spreco di risorse, tempo e denaro.
Il procedimento di riconoscimento dei requisiti ex legge 104, nei confronti degli invalidi in generale, specie quelli dichiarati al 100%,
non avviene automaticamente, bensì dopo aver seguito l'iter richiesto dalla legge stessa. Ciò causa un danno nei confronti soprattutto degli invalidi che non conoscono l'esistenza di questa legge, restando fuori dai suoi benefici, fin quando qualcuno non li mette al corrente. Per coloro che invece, ne fossero a conoscenza, un ulteriore ritardo per l'affermazione dei propri diritti.

L'
iter consiste nel… sostenere altra visita medica presso un'altra commissione…
Per un invalido al 100% o cieco assoluto è una assurdità. Ciò è causa la creazione di file ciclopiche presso l'altra commissione medica deputata al riconoscimento dei requisiti ex legge 104. Non vi è ragione alcuna per far fare allo stesso malato, due differenti file per due

riconoscimenti praticamente complementari: invalidità e necessità dei sussidi previsti dalla legge 104.
Non è tutto! Per ottenere, finalmente, la
tessera di autorizzazione, occorre farne richiesta presso il Comune di residenza. In tal caso, potrebbe succeder che sia il verbale di invalidità che quello ex legge 104 non siano sufficienti: qualche Comune richiede un'ulteriore certificato medico, rilasciato da una apposita commissione (per mie informazioni, la stessa che si occupa del rinnovo patenti di guida). Con questa, fanno tre visite mediche…. Più che burocrazia, una piaga…

Ritornando alle aree di sosta, i diversamente abili muniti dei requisiti richiesti dalla legge 104, possono richiedere al proprio Comune di residenza, l'
assegnazione di un posto auto.
Tale assegnazione avviene con Ordinanza di Concessione. Nel cartello stradale indicante l'area di sosta riservata ai disabili, diversamente dagli altri liberi, è indicato un numero di concessione che è lo stesso presente nella Tessera. In precedenza, nel cartello veniva indicato il numero di targa del veicolo; successivamente, logica giuridica volle che l'assegnazione deve riguardare il disabile e non una specifica autovettura, che magari il disabile non possiede. L'assegnazione di un posto vicino a casa e/o nel luogo di lavoro,
consente al disabile di avere una vita più tollerabile, accorciandogli il tragitto da effettuare a piedi (o in carrozzina o con tutore) per giungere a destinazione. Questa tipologia di sosta, poiché avviene in un'area pubblica, è soggetta alle sanzioni previste dalla legge: oltre la multa salata, anche la rimozione dell'auto abusivamente in sosta.

La cronaca di tutti i giorni conferma ciò che sto per dire.
Succede troppo spesso che mister Cialtrone


(Continua a pagina 3)

 

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