GLI EDITORIALI | 2010

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EDITORIALE N. 5/2010  1 | 2 | 3 | 4 

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quindi, di chiudermi in sala per 48 ore, per evitare di perdere la "memoria acustica" dei numerosi esperimenti. L'enorme risoluzione e definizione dei diffusori, ad un certo punto della sperimentazione, con la percezione uditiva ben allenata, poneva in evidenza una difformità sonora tra due angolazioni diverse di 0,3 centimetri. Riconoscibilissima all'ascolto, ad un certo punto della sperimentazione, è stata la difformità tra le angolazioni dei due pannelli, anche nel caso in cui ero convinto della perfetta disposizione destra/sinistra. Semplicemente fantastico!

I risultati della sperimentazione, li ho trasferiti nell'impianto di Sala 2, con le Chario Academy Sovran.
Questi sono stati direttamente applicabili anche a quel sistema, diverso nell'emissione sonora, segno della loro corretta interpretazione. Ciò ha permesso, oltre al progredire delle mie conoscenze, un processo di affinamento delle mie conoscenze, relative alla collocazione dei diffusori nell'ambiente di ascolto. Tutto ciò è stato reso possibile grazie all'utilizzo di un preamplificatore di qualità eccezionale, in luogo di un altro di eccelsa qualità… Un'ulteriore conferma che le leggi della Fisica fanno parte dell'alta fedeltà; in più, un ulteriore sostegno alla teoria della supremazia del collocamento dei diffusori rispetto al trattamento acustico della sala di ascolto.

Veniamo adesso all'argomento che ci ha riempito di orgoglio: il digitale.
In passato, riguardo l'audio digitale compresso (MP3), siamo stati gli unici (al mondo…) ad affermare che non suonava bene, non solo in base al riscontro all'ascolto, ma anche dal riscontro della riduzione delle dimensioni fino al 90% rispetto al file originale CDA, visibile dal Checksum. Pensare che esista un algoritmo che possa "ripristinare" il 90% dei dati mancanti è pura utopia; ma anche se fosse possibile, avverrebbe in modo fantasioso, testimoniato dalla non coincidenza tra il Checksum dell'originale e quello del file MP3. Recentemente, abbiamo proseguito le nostre indagini, concentrando la nostra attenzione su un argomento, ormai molto alla moda e trattato con la solita superficialità: la musica scaricabile (alias liquida). Dapprima abbiamo ripreso aggiornandolo alle ultime novità, la nostra

sperimentazione sulla qualità della masterizzazione, contenuta nell'articolo "HFG The Master", trattando diversi argomenti (tra cui, il checksum ed i file lossless), pervenendo a determinate conclusioni.

Non contenti dei risultati a cui siamo pervenuti, abbiamo deciso di indagare ulteriormente, realizzando un nuovo articolo, denominato "Del Rebus della Masterizzazione: Analisi degli Errori C1 e C2".
Abbiamo indagato la correlazione fisica dell'influenza degli errori sulla qualità sonora. Abbiamo effettuato numerose sperimentazioni, diverse centinaia di masterizzazioni, centinaia di verifiche e confronti grafici degli errori (C1, C2 e CU) tra originale e le numerosissime copie; sperimentato altri supporti e programmi, fino a giungere alle centinaia di ore di test di percezione sonora sia tra l'originale e la copia priva di errori, sia tra l'originale e le numerose copie con errori decrescenti, che tra copie con una esigua differenza di errori. Una mole immensa di lavoro… Checchè ne sappia, siamo gli unici al mondo ad avere approfondito l'argomento in questo modo esaustivo, non limitandoci a dare per assodate le diverse tesi, tra cui quella comunemente diffusa a livello internazionale. 

La qualità del nostro lavoro, la particolarità degli argomenti trattati, ci ha convinto a pubblicare un estratto dell'opera in due parti nel web, oltre alla versione in PDF, insieme alla pubblicazione postuma di questo editoriale. Siamo stati segnalati anche nei forum… I risultati della ricerca li scoprirete alla fine, in HFG in formato PDF oppure nel Volume Monotematico dedicato.

NOTE DI COLORE

Chiudo con delle note di colore, relative alla pubblicazione on-line dell'articolo sugli errori.
Accade sistematicamente che tutto ciò che riguarda HFG viene rapidamente e sarcasticamente commentato. Contro HFG e la mia persona vi è un diffuso sentimento di ostilità, mai sopito. L'ostilità è tale da essere paragonata al trattamento riservato ai primi della classe, specie quelli antipatici. Succede, infatti, che nessun trattamento viene riservato a tantissimi altri, che nel web sparano castronerie

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