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GLI EDITORIALI | 2010

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EDITORIALI

2010

EDITORIALE N. 5/2010  1 | 2 | 3 | 4 

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potenza in ambito domestico, in caso di utilizzo di diffusori da 90 decibel di sensibilità.

Più semplice l'area dei
diffusori.
Qui, abbiamo evidenziato il dualismo
minidiffusore/assenza leggi della fisica. In questo caso, la visibilità della Fisica è talmente evidente, da potere affermare che nessun minidiffusore può (e potrà) essere considerato un prodotto hi-end! Oggi, molti famosi recensori che decretarono negli anni Ottanta e Novanta, la supremazia dei minidiffusori, si contraddicono affermando quanto da noi sostenuto in dieci anni.… Certo è che, anche in questo caso, vi è una diffusa fantasiosa convinzione che i minidiffusori possano riprodurre le basse frequenze sotto i 150/100 Hz, secondo le modalità richieste dalla Fisica.

Il settore che ci ha reso famosi
pionieri della teoria, riconosciuta al sottoscritto da più parti, è quello dei cavi di collegamento.
Tanti non saranno d'accordo, ma occorre ribadirlo! Persino questi sono suscettibili dell'applicazione della Fisica. Infatti, il famoso articolo "Dell'Enigma dei Cavi" ha fatto da spartiacque tra le conoscenze in argomento esistenti nel periodo antecedente alla sua comparsa, avvenuta nel 1999, e quella successiva.
I più attenti ed "anziani" lettori estimatori di HFG, sono perfettamente a conoscenza che anteriormente alla pubblicazione dell'opera, lo stato delle conoscenze sui cavi era a dir poco
arido quanto un deserto. La prova lampante è contenuta nella bibliografia, presente all'epoca della pubblicazione su CHF. In precedenza, non si conosceva, ad esempio, la distinzione tra il cavo coassiale e quello bilanciato, sia riguardo il risultato sonoro che dal punto di vista tecnico. Nei cavi di potenza, la struttura geometrica più complessa conosciuta all'epoca, era quella ad "X", mentre i cavi "a due vie" della Monster Cable (pionieri da questo punto di vista) erano considerati una fantasia pubblicitaria. Nei cavi di interconnessione, invece, l'architettura coassiale (veleno per l'audio di qualità…) era la dominatrice assoluta, impiegata da molti autocostruttori persino nei cavi di potenza. Sconosciuta era persino l'influenza dei cavi di alimentazione, di cui abbiamo trattato recentemente (quando c'era il silenzio assoluto, già da qualche quinquennio effettuavo

esperimenti…: che ci volete fare, non ci riesco a non sperimentare).

Oggigiorno, quasi nessuno (
tra gli evoluti autocostruttori, giovani aziende, ecc.) propone i cavi coassiali per uso audio. Ciò perché nell'opera citata venivano messi in evidenza i fattori limitanti rispetto ad altre architetture. Tra questi cito il polietilene, la schermatura, l'intreccio, l'avvolgimento a spirale, la sezione differenziata, tutte caratteristiche fissate indelebilmente nel testo del 1999. Non solo! Mentre Cardas alla metà degli anni '90, parlava di "sezione aurea", nel 2000 l'HFG PF One metteva praticamente a nudo, fissandolo indelebilmente, non tanto l'idea Cardas quanto la "Sezione Differenziata". Tant'è che è stato il cavo più realizzato dagli autocostruttori e quello più copiato (male, per i noti problemi di copyright) dalle microaziende a gestione personale, in virtù delle sue eccellenti prestazioni sonore, costanti in qualsiasi configurazione. Contestualmente, il PF One ha evidenziato i problemi insiti nei cavi con componentistica passiva disposta in serie o parallelo al cavo stesso, allo scopo di contrastare l'insorgenza di fenomeni che si generano quando il cavo è realizzato in modo tradizionale.
Ovviamente, nessuno è disposto ad
ammettere la superiore valenza culturale che ha avuto quell'opera (e il suo autore) nella storia della conoscenza dei cavi di collegamento, ma non importa: la data di pubblicazione parla chiarissimamente…. Oggi è disponibile la terza generazione…. Ovviamente, anche in questa opera, dico poco rispetto al bagaglio di conoscenze acquisite in oltre 30 anni di ricerca…

Un altro argomento: l'
Acustica.
L'attuale prova di ascolto del preamplificatore valvolare,
AiFai Linear, la sua notevole precisione e controllo dell'intero spettro audio, nonché la qualità del silenzio intertransiente, mi hanno convinto a risperimentare con il mio sistema certi fenomeni dell'Acustica, quali la propagazione delle onde sonore e la risposta in fase.
Ho, così, avuto la possibilità di toccare con mano la fisica acustica. La sperimentazione delle diverse angolazioni dei pannelli dei medioalti, complice l'emissione posteriore dei midrange, ha portato a notevoli cambiamenti sonori. Decisi,


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