HI-FIGUIDE | Guida italiana all'alta fedeltà esoterica ed hi-end internazionale | Rivista di approfondimento sui temi audio
E-Copmmerce | Acquista | E-Shopping Home Web Edition | Indice On-Line Progetto Servizi Chi siamo Registrazione Newsletter | No Spam! Invia posta Tutto HFG!

HFG MUSIC | STRUMENTI SONORI

Cerca

STRUMENTI SONORI

Artisti Vari - Super Test CD 2 - Telarc  1 | 2 | 3

(Continua da pagina 1)

fondo.
Ovvero non si può mai dire di avere esaurito le infinite potenzialità dei brani Telarc registrati allo stato dell'arte.

Negli anni, mano a mano che l'impianto migliorava, ho riscontrato dei progressi incredibili nella riproduzione di questi dischi, ma bastava poi un altro passo in avanti, anche dovuto a "piccoli" accorgimenti, per pensare di essere sempre lontano dai massimi risultati ottenibili. Tuttora sostengo, anche se so di essere considerato eccessivo, di aver bisogno, per risolvere il contenuto di questi dischi, ma anche dei Reference Recording, dei Dorian e degli italiani Fonè e Velut Luna, di un
quartetto di subwoofers da 18 pollici. Se penso che spesso alcuni tecnici del suono di chiara fama sono costretti  ad insistere quando spiegano le cose a persone totalmente incompetenti, che dovrebbero ringraziarli per ciò che hanno l'occasione di imparare ed invece ribattono con ridicolaggini a dir poco patetiche, mi viene voglia di cambiare passione.

C'è poi chi, non avendo altre armi, dice che saranno pure incisi bene ma la musica è pessima.
A parte che tutti i generi musicali devono essere rispettati, ci sono dei titoli sia di classica che di jazz che definire straordinari è un banale eufemismo: parlo di personaggi del calibro di Brubeck, Brown, Mulligan, Maazel, Ozawa e vari altri. Certo è più coinvolgente ascoltare lunghi duetti  tra un'ocarina mignon ed una sonagliera, ma c'è chi, come me, apprezza anche le "fanfare" dei dischi Telarc.
Voglio anche spezzare una lancia a favore delle mitiche Atlanta, Cleveland, St. Louis e Cincinnati Simphony Orchestra e del paradigma della direzione orchestrale "stile Telarc": il M° Erich Kunzel. Questi artisti, in particolare quando eseguono una bella polka di Strauss, sono in grado di proiettarci direttamente in Teatro ad assistere ad uno splendido concerto di Capodanno, altro che storie….

GUIDA ALL'ASCOLTO

La descrizione di questo disco si basa sull'ascolto del mio impianto, descritto nella sezione di HFG "
Impianti audio dei lettori", perfettamente "a regime", grazie ad un utilizzo di oltre un'ora al giusto volume, prima di "giudicare" i brani. In qualche caso farò riferimento anche all'utilizzo

delle Magnepan 2.6R e di una coppia di minidiffusori (forse i più famosi del mondo), al posto delle Tannoy Canterbury 15 HE.

La prova è stata condotta rispettando il requisito indicato dal Direttore nella premessa alla sua recensione: la manopola del volume deve poter essere lasciata nella stessa posizione durante l'ascolto dell'intero brano, permettendo di sentire bene i pianissimo senza che poi i woofers o gli altri trasduttori debbano essere sostituiti dall'assistenza al primo pieno orchestrale. In realtà potrei tenere il potenziometro pressoché allo stesso livello anche per tutto il disco, ma non è il caso di farsi denunciare dai vicini….

TONAL BALANCE

BRANO 1
Theme from Goldfinger
Questo è uno di quei brani che mi mettono in crisi, in quanto, per essere un Telarc, non sembra offrire i soliti risultati. Certamente è piacevole all'ascolto, anche a volumi molto alti e permette un suono totalmente svincolato dai diffusori, mi rimane però una sensazione di poca presenza estendibile a tutte le frequenze; ad esempio il sub sembra spento, tanto il cono rimane immobile. Il brano è dedicato ai "brass instruments", che sono ripresi comunque in modo affascinante e permettono di capire se la gamma media del sistema vada facilmente in crisi.
In particolare la parte finale del brano deve poter essere riprodotta senza problemi di fatica d'ascolto dovuti ad una insufficiente tenuta timbrica. 
La descrizione della gamma bassa fatta da AS mi lascia perplesso, evidentemente abbiamo parametri di valutazione troppo diversi.
Riguardo alla tecnica di ripresa lontana, descritta dal Direttore, mi viene da dire che mi sembra di percepire anche una sensazione di microfonazione indiretta, come se (esaspero per rendere meglio l'idea) fosse stato registrato un suono piuttosto potente, ma proveniente da un'altra sala. Penso questo perché, quando in Teatro viene aperta la porta della platea durante qualche prova,
sento spesso, da fuori, un suono che mi ricorda questa traccia, quindi mi sarebbe piaciuto sapere dai tecnici Telarc se hanno ricercato questo effetto oppure se si tratta di una registrazione non riuscitissima. Mi dovrò tenere la curiosità….


(Continua a pagina 3)

 

All Rights Reserved ® Copyright © | Francesco Piccione | 1998/2012