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MUSICA ROCK | Pete Townshend 1 | 2 | 3 | 4

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importanti della storia: WHO IS NEXT degli WHO. Album che malgrado l'acclamazione universale ricevuta da pubblico e critica non soddisfò mai TOWNSHEND in quanto riteneva questo lavoro un compromesso.

TOWNSHEND però, fu anche l'unica persona che, anziché abbandonare LIFEHOUSE attingerà negli anni a venire idee e musiche di ciò che doveva far parte dell'opera originale. Oltre a WHO IS NEXT del 1971, troviamo dei frammenti in WHO CAME FIRST (album solista del 1972), WHO ARE YOU (inciso con gli WHO nel 1978) e PSYCHODERELICT (altro lavoro solista del 1993).
Soltanto nel 1999 viene però pubblicato ciò che ad oggi avvicina di più quello che era stato originariamente concepito. Si tratta della messa in onda da parte dell'emittente inglese BBC Radio 3 della rappresentazione teatrale di LIFEHOUSE adattata alle esigenze radiofoniche. E' proprio sulla registrazione di questa rappresentazione che si incentra il LIFEHOUSE CHRONICLES; un box di sei CD alloggiati in un elegante quadernone (le dimensioni esterne sono quelle di un LP 12") con allegato un libro di una cinquantina di pagine contenente le liner notes dell'album, foto e tutti i testi dei brani.

Nel dettaglio i sei CD contengono: CD1 e CD2 i dialoghi di LIFEHOUSE così come furono trasmessi da BBC3; CD3 e CD4 gli ORIGINAL DEMOS delle musiche relative; CD5 THEMES & EXPERIMENTS sempre di LIFEHOUSE; CD6 intitolato ARRANGMENTS & ORCHESTRATIONS con i brani dei CD precedenti eseguiti da un'orchestra di musica classica.

A proposito dei primi due CD (quelli dei dialoghi) è opportuno ricordare che una parte di LIFEHOUSE nacque e quindi rimane una rappresentazione teatrale vera e propria. Per come è stata concepita e realizzata per la radio inglese, si compone di parti recitate (quindi

dialoghi) intercalate e miscelate a brani musicali ed effetti sonori. La storia rappresentata è oltremodo affascinante e nello stesso tempo inquietante soprattutto se consideriamo che la stessa, fu scritta quasi trenta anni prima. Si tratta di una sorta di "Parigi nel XX Secolo" di J. Verne in chiave moderna; è infatti ambientata nel futuro, dove, a seguito di un non meglio precisato disastro, le persone sono costrette a vivere rinchiuse; la loro unica possibilità di uscire è solo virtuale, e può essere fatta soltanto telematicamente attraverso un sistema di link chiamato THE GRID (qualcosa che somiglia al nostro Internet). THE GRID gestisce tutto: dalle comunicazioni, all'approvvigionamento di energia, medicinali e cibo ed è a sua volta gestito da un dittatore di nome JUMBO. L'esistenza è quindi estremamente snaturata e alienante, per di più tutte le forme artistiche sono bandite. La storia racconta di un hacker, BOBBY che inserendosi in THE GRID invita tutti ad assistere ad un concerto di musica Rock che si sarebbe tenuto in un posto chiamato LIFEHOUSE. E' proprio durante questo evento che tutti i partecipanti vengono lentamente liberati da tutte le loro angosce e repressioni fino a raggiungere uno zenit collettivo durante il quale una nota (ONE NOTE) fa prendere coscienza ad ogni persona della propria individualità  e della propria capacità di poter fare grandi cose. La storia, ripeto, è suggestiva ed assume i connotati di un'autentica visione sul futuro, avuta trent'anni prima.

Le musiche contenute in questi primi due CD, originariamente pensate per l'esecuzione degli WHO sono del solo TOWNSHEND. L'ascolto delle quasi due ore di dialoghi non è stancante se lo si affronta con interesse. Il tutto è registrato in maniera eccellente; l'inglese parlato assolutamente puro ed i testi del booklet aiutano a non perdersi. Si ha, casomai, la sensazione che le immagini manchino un po' troppo e la


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