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LETTERE ALLA RIVISTA | 2002

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LETTERE ALLA RIVISTA

2002

LETTERA N. 8/2002  1 | 2 | 3

(Continua da pagina 1)

sulla integrazione perfetta tra diffusori ed elettroniche di quella marca, ma per convincermi mi ha fatto ascoltare le Katan con il piccolo integrato Majik da 32+32 Watt, con risultati secondo me alquanto deludenti).

Sto un po' andando in crisi, e comincio a sognarmi componenti e prove d'ascolto anche la notte.
Mi sembra quasi di chiedere l'elemosina, vista la diversa impostazione e orientamento della Vostra rivista, ma non potreste aiutarmi a fare un minimo di chiarezza, considerato anche che penso di non essere proprio il solo a dover fare i conti col budget e con lo spazio?

Michele …

Risponde Francesco Piccione

Egr. Sig. Michele,

La ringrazio per i suoi complimenti che rigiro in quanto la sua lettera è veramente squisita e simpaticissima. Oltretutto, corretta! Finalmente c'è qualcuno che chiama i minidiffusori con il termine esatto: bookshelf: Non ce l'ho a priori contro i minidiffusori ed i loro costruttori e possessori, bensì contro tutti coloro che vorrebbero spacciare i minidiffusori per componenti hi-end o chissà per quale altre mirabilie. I suoi quesiti esulano da ciò che è l'impostazione di questa rivista. Ciò non significa (
specie nel modo con cui è stata simpaticamente richiesta) che non sia possibile dare una risposta di massima.

La nostra crociata contro i minidiffusori, e non solo, non è strumentale ai nostri "interessi", ma finalizzata alla protezione e divulgazione della vera hifi. Su questo punto i minidiffusori sono da noi additati in quanto non appartenenti a simile categoria, contrariamente all'opinione diffusa,

ma ad altra come quella di diffusori da libreria e, nel nostro specifico, quali "Oggetti dell'Altro Mondo". Se si tiene conto di questa destinazione d'uso o categoria di appartenenza e, quindi, dei suoi limiti, il minidiffusore ben può essere preso in considerazione nella costituzione di un proprio impianto stereo.

Come detto prima, quello che HI-FIGUIDE non accetta, è l'esistenza di minidiffusori dal costo superiore ai 2.000.000 di lire la coppia, spacciati per diffusori definitivi ed high-end, quando in realtà sono dei diffusori da libreria o da scaffale. Alcuni modelli, perdipiù, costano qualche decina di milioni... Se si vuole spendere oltre 2.000.000 di lire per questa tipologia di diffusori, mi sta bene, ma siate consapevoli che, nonostante il loro costo, la loro funzione è e sarà sempre quella di diffusore da scaffale! Pensate che la situazione è peggiorata al punto tale, da trovare minidiffusori di costo paragonabile alle mitiche ESB 7/06: ciò non è accettabile!

Alla luce di ciò, scelga il minidiffusore che più l'ha convinta. Circa il lettore DVD, consigliamo di orientarsi verso prodotti Sony, notoriamente ben realizzati. I lettori DVD, anche particolarmente costosi, suonano peggio rispetto a pari prezzo lettori CD/SACD, per note ragioni. Il fatto che il nostro lettore lo collegherà ad un decoder esterno è un'ottima soluzione. Le prestazioni, però, come sola meccanica, solitamente sono più scadenti, ma nulla di rilevabile con facilità. Approvo anche l'acquisto dei Proton, pur non "entusiasta". In alternativa, consiglio prodotti di costo non economico della Sony, Denon, Rotel, Nad. Anche il mercato dell'usato, potrebbe offrire buone opportunità.

Due parole sull'ambiente di ascolto.
Trenta metri quadrati è la dimensione massima che consiglio a coloro che chiedono pareri sulle


(Continua a pagina 3)

 

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