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LETTERE ALLA RIVISTA | 2002

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LETTERE ALLA RIVISTA

2002

LETTERA N. 1/2002  1 | 2 | 3 | 4

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rivista (vedere, ad esempio, monografia sulle vibrazioni). Questi accorgimenti sono tali da migliorare le prestazioni dei grandi diffusori, in misura spesso non conosciuta nemmeno dagli stessi costruttori: basta provare!

Per quanto riguarda la preferenza a determinati generi musicali, siamo messi bene per entrambi i diffusori. Per la musica classica, specie le grandi orchestre sinfoniche, la preferenza però va data alle Infinity Gamma, sempre per le ragioni tecniche di cui sopra. Ciò non vuol dire che le Maggie non se la sappiano cavare. Anzi, le 3.5R sono diffusori importanti, che migliorano se saputi accordare con una ottima coppia di subwoofer. Se, invece, siamo alla ricerca del suono assoluto, in particolare nella musica classica, le Gamma hanno una marcia in più, udibile per lo più dagli audiofili più esperti.

Certo, difficilmente in Italia, ci sarebbe qualcuno che abbinerebbe le MG 3.5R ad una coppia di subwoofer. Molti parlerebbero di suono coatto, alcuni di incompatibilità, altri di problemi da far togliere il sono anche a Pisolo dei sette nani; in realtà, si tratta tutte di opinioni di soggetti contrari per partito preso o poco addenti nella questione. Certo è che le Maggie in questo caso recupererebbero molto in termini di bilanciamento timbrico e qualità sonora, sfruttando le prerogative del lungo tweeter a nastro.

Anche per i diffusori, valgono le categorie di qualità delle automobili.
Solo che, mentre nel settore automobilistico, se qualcuno vi afferma che un'auto francese e migliore di una tedesca (magari indicando una delle tre regine), gli ridete in faccia, nel settore hifi la castroneria è la regola ed è difficilissimo che colui che la spara troverà qualcuno che gli riderà in faccia! E' un fatto che, pur presente in altre nazioni, in Italia raggiunge livelli

assolutamente inconcepibili. Occorrerebbe portare nei banchi di scuola l'educazione alla corretta e vera alta fedeltà.

Le amplificazioni.
Anche in questo caso la nostra posizione è ben conosciuta. Sempre ad uso dei nostri nuovi due lettori, brevemente HI-FIGUIDE sostiene l'evoluzione della tecnica non fine a se stessa. Inoltre sostiene il valore aggiunto di certi apparecchi, invitando di conseguenza i lettori a non disfarsene.
Se dal punto di vista tecnico un buon finale di potenza a stato solido è in grado di pilotare bene la stragrande maggioranza dei diffusori rispetto all'omonimo collega a valvole, dal punto di vista qualitativo non vedo alcun motivo nel sostituire uno o i due ottimi amplificatori in possesso del nostro lettore. Solo in caso di gravi ragioni di incompatibilità, occorre procedere alla sostituzione, prima però, occorre che l'accoppiata ampli/diffusori faccia un lungo periodo di rodaggio, effettuata nel modo spiegato nel libro "Alta Fedeltà Esoterica". Solo dopo questo lungo periodo, si potrà dare un giudizio certo al 90%…Se si trattasse di amplificazioni in Classe D, T o schifezze varie consigliate da altre riviste o dall'audiofilo esperto alla moda, consiglierei di buttare via tutto, ma non nel caso del nostro lettore.

Non sono d'accordo circa i problemi di incompatibilità o di altro genere, nella biamplificazione effettuata con amplificatori a stato solido ed a valvole. Mi sembrano più discorsi volti alla necessaria sostituzione che alla sostanza. Qualcuno parla di velocità diverse tra i due amplificatori, uno a valvole e l'altro a stato solido. La velocità, dovrebbe essere quella della luce, fino a prova contraria… Porrei, invece, l'attenzione sul suono dei telai degli amplificatori, ossia dell'involucro metallico, solitamente più


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