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parallelo. E' questo il passo più semplice, il primo, per ottenere un cavo di collegamento dalle elevate prestazioni sonore.
Semplicisticamente, con lo schema, ad esempio, delle 4 polarità, si raggiungono diversi obiettivi:
1. Bassa resistenza in serie; 2. Basso numero di risonanze; 3. Effetto pelle spostato all'estremità della banda audio; 4. Bassi disturbi da campi elettromagnetici.
La bassa resistenza, si ottiene mettendo in parallelo, fili conduttori isolati tra loro. Sia ben chiaro che la resistenza non scenderà notevolmente, ma avrà sul suono effetti maggiori che il semplice utilizzo del cavo di sezione maggiore. Le basse risonanze si ottengono dall'accoppiamento di fili di sezione più piccola rispetto alla sezione equivalente ottenuta con un solo filo conduttore. Cos'è l'effetto pelle? Schematizzando è un aumento della resistenza direttamente proporzionale all'aumento della frequenza. Ciò comporta un'attenuazione progressiva delle alte frequenze, che verrebbero così a trovarsi attenuate rispetto alle altre frequenze. All'ascolto si affermerebbe che un cavo affetto da effetto pelle sarebbe o dolce o chiuso.
Questo piccolo schema è stato spesso frainteso. Infatti, sul web, dopo la pubblicazione del mio articolo e di diverse lettere pubblicate in HFG, sono comparsi diversi progetti, persino spacciati apertamente come miei, facenti uso di più fili posti in parallelo. In particolare, fili conduttori isolati tipo Cat 5 posti in parallelo, destinati quali cavo di potenza. Si realizza così un cavo "stitico", inadatto per uso audio, privo di armonici, spazialità, ecc. Eppure vengono presentati come
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