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LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

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LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 2/2001  1 | 2 | 3 | 4

(Continua da pagina 1)

La scelta dei diffusori è argomento delicato, perché come ho scritto più volte in queste pagine, vi è un rapporto particolare tra il possessore ed i diffusori, rapporto fatto di amore/odio tipico dei rapporti sentimentali. Per cui il miglior giudizio sui diffusori da lei indicati, deve crearselo Lei. Ciò non vuol dire, che non possa esprimere un mio parere di massima sui diffusori da lei citati.

La differenza che intercorre tra Infinity, Klipsch ed ESS è la stessa che possiamo trovare tra belle ragazze: una bruna, una rossa e l'altra bionda. A così alto livello qualitativo, le differenze tra diffusori si assottigliano ed il tutto si trasforma in caratteristiche sonore precipue di un determinato marchio. In questo caso non si parla di differenze intercorse tra un diffusore da scartare, ossia scadente, ed un buon diffusore, ma tra diffusori di livello qualitativamente simile. In questi casi, ciò che varia è l'impostazione sonora data dai loro costruttori e principalmente dai trasduttori utilizzati, soprattutto dai tweeter. Questi hanno caratteristiche costruttive totalmente diverse.

Nella
Infinity si utilizza un tweeter particolare, detto isodinamico, denominato Emit.
Questo tweeter è costituito da una membrana vibrante di forma piatta con sopra stampata od incollata la bobina elettrica. Il campo magnetico agisce sull'intera superficie vibrante, o per lo meno in corrispondenza delle linee di forza dei magneti posteriori, facendo sì che la distorsione sia ridotta grazie alle sue caratteristiche di pilotaggio. In questo modo il tweeter riesce a superare agevolmente la barriera dei 20.000 Hz, l'unico dei quattro contendenti, sfiorando i 40 kHz. La sensibilità è, però, la più bassa del lotto: 87 Decibel (dB) circa.

Le
ESS 320, come il 330, utilizza come tweeter un progetto esclusivo e geniale del dott. Oskar

Heil.
Si tratta di una membrana vibrante immersa in una specie di trasformatore in grado d'aumentare la velocità del flusso d'aria. Questo lo schema di massima del funzionamento. In caso d'imprecisione chiedo venia in quanto mi scoccia andare a rileggere parola per parola il suo funzionamento. Il tweeter mostra un'elevata sensibilità, ma non elevatissima estensione oltre i 20.000 Hz. L'elevata sensibilità (96 dB circa) è il suo punto di forza, che gli permette di avere una elevata risoluzione. Inoltre, la bassa distorsione è ottenuta dalla sua particolare configurazione costruttiva.

Le
Klipsch fanno uso da tempo memorabile (cioè dalla loro nascita) del carico acustico a tromba.
In alcuni modelli, come il Klipschorn, in tutta la gamma audio. L'utilizzo di trasduttori caricati a tromba permette l'ottenimento di bassa distorsione ed elevata efficienza, anche maggiore di 100 dB. Tali parametri, che sembrano essere solo dei pregi, in realtà nel mondo degli audiofili non hanno molta fortuna, a causa del fatto che i diffusori caricati a tromba sono estremamente rivelatori di tutto ciò che contribuisce alla restituzione del segnale presente al loro ingresso. Per cui, questi spesso suonano male, ma non per loro colpa, ma per il fatto di essere sinceri nella rilevazione del contenuto del segnale musicale. Tenga soprattutto conto del fatto che i diffusori a tromba sono spesso tarati dai costruttori (non tutti) per la restituzione ottimale della musica rock o moderna, per cui chi ama la classica è avvertito. E' in ogni caso d'obbligo un ascolto prolungato per accertare di persona l'esistenza o meno di tale preferenza musicale.

I diffusori
J. M. Reynaud, fanno uso solitamente di tweeter a cupola tradizionali.


(Continua a pagina 3)

 

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