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La scelta dei diffusori è argomento delicato, perché come ho scritto più volte in queste pagine, vi è un rapporto particolare tra il possessore ed i diffusori, rapporto fatto di amore/odio tipico dei rapporti sentimentali. Per cui il miglior giudizio sui diffusori da lei indicati, deve crearselo Lei. Ciò non vuol dire, che non possa esprimere un mio parere di massima sui diffusori da lei citati.
La differenza che intercorre tra Infinity, Klipsch ed ESS è la stessa che possiamo trovare tra belle ragazze: una bruna, una rossa e l'altra bionda. A così alto livello qualitativo, le differenze tra diffusori si assottigliano ed il tutto si trasforma in caratteristiche sonore precipue di un determinato marchio. In questo caso non si parla di differenze intercorse tra un diffusore da scartare, ossia scadente, ed un buon diffusore, ma tra diffusori di livello qualitativamente simile. In questi casi, ciò che varia è l'impostazione sonora data dai loro costruttori e principalmente dai trasduttori utilizzati, soprattutto dai tweeter. Questi hanno caratteristiche costruttive totalmente diverse.
Nella Infinity si utilizza un tweeter particolare, detto isodinamico, denominato Emit. Questo tweeter è costituito da una membrana vibrante di forma piatta con sopra stampata od incollata la bobina elettrica. Il campo magnetico agisce sull'intera superficie vibrante, o per lo meno in corrispondenza delle linee di forza dei magneti posteriori, facendo sì che la distorsione sia ridotta grazie alle sue caratteristiche di pilotaggio. In questo modo il tweeter riesce a superare agevolmente la barriera dei 20.000 Hz, l'unico dei quattro contendenti, sfiorando i 40 kHz. La sensibilità è, però, la più bassa del lotto: 87 Decibel (dB) circa.
Le ESS 320, come il 330, utilizza come tweeter un progetto esclusivo e geniale del dott. Oskar
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