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LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

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LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 18/2001  1 | 2 | 3

(Continua da pagina 1)

alla parete ed io sedevo su un divano appoggiato alla parete opposta, a occhio direi 2 metri parete parete... non c'era molta aria, anzi molto poca, ma di certo tutta la disposizione non aiutava nemmeno un po'... però c'era grande, grandissima precisione, ottimo controllo dei bassi, un fuoco ed un dettaglio molto marcati, sia in larghezza che in profondità, ed in più punti ho avuto l'impressione anche di un certo alto-basso... in particolare mi ha colpito la ricostruzione scenica del primo minuto dell'"Unplugged" di Eric Clapton.

Questo motiva la mia domanda della mail precedente: mi è stato offerto questo impianto (ampli+diffusori) per lire 3.000.000. Cordiali saluti

Luca … - Roma

Risponde Francesco S. Piccione

Egr. sig. Luca,

l'assenza del Fisher dal nostro "Standard Minimo" è dovuta al fatto che non lo conosciamo. E' impossibile avere una conoscenza diretta dell'intera produzione attuale, per non parlare di quella degli anni passati, in particolare del '60. Oltre tutto, non è corretto attuare una selezione sulla base di sensazioni o impressioni di altre persone a me non conosciute, per di più risalenti nel lontano passato. Inoltre, si tratta di un amplificatore degli anni '60 e non mi sembra il caso di decantarlo ulteriormente. E' vero che attualmente vi sono prodotti che sono copie d'apparecchi passati, o diffusori realizzati con tecniche dei primi del secolo scorso; è anche vero che qualcuno di questi è un prodotto di squisita fattura, ma a tutto vi è un limite. Occorre guardare avanti e scegliere prodotti che posseggano un compromesso onorevole tra nuova tecnica e prestazioni sonore, fin quando

ciò sarà al servizio della corretta riproduzione del suono. In mancanza, ci si rivolge al mercato dell'usato.

Prima di disquisire della differenza sonora tra i due impianti ascoltati, rispondo all'altra domanda.
In un passato editoriale avevo espresso la speranza che i CD allegati in alcune riviste fossero di buona qualità. Mi riferivo, però, a riviste specifiche del settore, non a quotidiani a corto d'idee, privi di articoli giornalistici degni di tale nome, che vendono solo grazie ai gadget. Sempre in quell'editoriale, avevo espresso soddisfazione del miglioramento qualitativo medio dei CD allegati in alcune riviste. Successivamente tale mio entusiasmo si smorzò, in quanto i CD allegati successivamente non erano proprio delle cime...

Rimane, tuttavia, il fatto che è sempre possibile conoscere della nuova musica a prezzi non elevati acquistando qualcuna delle riviste lì menzionate. Qual è il punto debole delle registrazioni allegate? Dipende dal perché sono allegate. Se si tratta di riviste specializzate, la qualità della registrazione del CD allegato potrebbe essere buona. Se, invece, si tratta di CD allegati a giornali o testate che nulla hanno a che fare con la musica o con l'audio, come lo sono ad esempio i quotidiani o i settimanali, allora direi di soprassedere, poiché spesso si tratta di ristampe economiche, oltre a trattarsi di etichette discografiche squisitamente commerciali. Non sono in possesso del CD di cui chiede il parere, ma ho acquistato o ascoltato altri CD allegati da simili testate e la qualità è desolante.

Parliamo adesso della qualità delle registrazioni di pianoforte.
E' questo uno strumento difficile da catturare, in


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