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confonda con l'influenza dell'ambiente sul suono del sub! Se la disposizione è errata, se la frequenza di incrocio è errata, se è presente un minimo di riverbero e/o qualche strana risonanza ambientale, si può generare un "effetto melma" che, grazie al prolungamento della coda sonora, fa udire il basso come lento. Direi di fregarcene di questo "problema", facilmente risolvibile qualora si presentasse. In questo modo, entrerebbe in possesso di uno dei migliori sistemi attualmente in commercio e, soprattutto, attuale, moderno, non vecchio né antico secondo la mentalità da ottuso o da adolescente, in grado di non avere rivali sotto molti aspetti ed in rapporto all'offerta attuale. Non sarà facile da mettere a punto, ma che cos'è la passione per l'hifi senza impegno? Si rivolga al distributore italiano, sig. Marchese, per la messa a punto e per il problema crossover.
In fase o sfasato? Vi sono costruttori che tengono d'occhio la fase ed altri che sembra vogliano ignorarla. La questione è una delle poche rimaste ancora controverse. Qualcuno afferma esistere l'influenza della fase nell'ascolto; altri no. La mia posizione è questa. Occorre tenere d'occhio la lunghezza della forma d'onda d'una determinata frequenza. Nel caso d'incrocio a 100 Hz, l'onda è lunga ben 1,72 metri. Ne consegue che il subwoofer può essere posizionato a 1,72 metri di distanza dai satelliti o dai medi, senza incorrere in sfasamenti. Trattandosi, poi, di frequenze inferiori ai 100 Hz, caratterizzate da un'emissione di tipo omnidirezionale, non è necessario disporre l'unico sub in posizione perfettamente centrale tra i due satelliti. E' chiaro che, a mio modesto parere, il problema "fase" in questo caso specifico non sussiste. Anche il mio sistema, The Music Dream Reference System, usa un sub separato dall'altro diffusore e, date le frequenze (basse) in gioco, data la loro notevole lunghezza d'onda, nessun
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