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LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

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LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 17/2001  1 | 2 | 3

(Continua da pagina 1)

minimalismo forzato.

La potenza va, però, a braccetto con la
sensibilità dei diffusori: 30 Watt significa utilizzare diffusori dalla sensibilità non inferiore ai 90 dB W/m. In caso contrario tale trasparenza potrebbe essere vanificata dall'aumento di distorsione causata dall'avvicinarsi del limite di saturazione dell'amplificatore. E' eventualità rarissima nell'uso domestico, ma potrebbe succedere se simile ampli lo si abbina a diffusori scarsamente sensibili. Proprio per questo un amplificatore più potente è più flessibile in quanto ha più possibili partners come diffusori, includendo quelli di sensibilità inferiore ai 90 dB.

Vi ricordo brevemente la nostra opinione riguardo la potenza degli amplificatori domestici.
Checchè se ne dica (a sproposito…), 100 W sono il limite massimo di potenza a chi è possibile associare una qualità sonora soddisfacente. Considerate, le dimensioni medie degli ambienti domestici e la sensibilità media dei diffusori, 100 W sono più che sufficienti per ascoltare ad una pressione acustica soddisfacente per gli audiofili. Il resto è solo spreco, oltre a possibili peggioramenti del suono.
Altre cose dovrebbero essere dette.

ESS Transar ATD 2
Prima d'addentrarci nel merito delle altre domande, occorre spendere due parole su un sistema di diffusione del suono non molto conosciuto. Probabilmente i nostri lettori conoscono già ESS, in quanto trattasi del marchio di diffusori di nostro riferimento, utilizzati negli impianti di Capelli e di Marchetti. Probabilmente molti lettori avranno conosciuto ESS esclusivamente tramite noi, in quanto rarissimamente menzionato in altre riviste audio (
dove per la sola menzione è necessario pagare, mentre HFG fa servizio soprattutto per i lettori…).

Per comprendere cos'abbia di particolare ESS rispetto ad altre case costruttrici, basterebbe leggere la nostra prova del modello AMT 330. Il Transar ATD 2 è il sistema di punta della produzione ESS. Questo è composto da due pannelli per i medioalti e da un unico subwoofer per la gamma bassa. Il sistema per funzionare necessita di due amplificatori. I due pannelli sono dotati di tweeter e midrange del dott. Oskar Heil, mentre in gamma bassa abbiamo un woofer da 32 cm di diametro. L'efficienza del sistema è particolarmente alta, unita alla particolare configurazione degli altoparlanti della gamma medioalta, ne fa un sistema di qualità particolarmente elevata, che grazie all'immutabilità delle leggi della Fisica, ne fanno anche un sistema che non conosce le ingiurie del tempo. Un vero riferimento, nonostante l'età.

Subwoofer lento?
Un subwoofer lento vuol dire che scende in basso. Uno veloce vuol dire che si ferma più in alto, ossia non scende verso il basso profondo come quello più lento: è una legge di Fisica assolutamente inoppugnabile. Ora, in parte, tutto dipende dalla frequenza d'incrocio tra il sub ed i satelliti. Solitamente i subwoofer, quelli veri, grossi e con grossi woofers, non devono essere incrociati al di sopra dei 100 Hz, specie se si tratta di un solo sub come nel caso delle ESS Transar ATD 2. Ora, se indagassimo sulla natura dei suoni, ci accorgeremmo che dicasi "basse frequenze" quelle che hanno una bassa quantità di oscillazione al secondo e, viceversa, le alte. Si spiega così in parte, che la velocità di un altoparlante non potrà mai alterare la velocità delle frequenze da questo riprodotte; sarà la qualità della sua risposta ai transienti a renderlo più o meno preciso o intelligibile.

Detto ciò, è evidente che si tratta di luoghi comuni privi di fondamento, a meno non lo si


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