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critiche ed obiettive: quindi non è Lei quello da colpevolizzare, Lei come tanti, lo ripeto, è stato attratto dalle sirene (invero stonate!) che regolano buona parte del mercato interno dell'alta fedeltà. "Business is business", il resto non conta.
Mi astengo dal citarle i link alla nostra rivista che potrebbero QUANTOMENO fare sorgere in Lei dei dubbi sulle sue affermazioni perché, vista la categoricità delle medesime, ritengo che Lei non si sia nemmeno posto il problema di leggere, di mettersi in discussione, riflettendo su quanto affermiamo e, quindi, mi verrebbe da dire che chi è causa del suo mal…...
Non dico di condividere il contenuto della nostra filosofia, ma semplicemente di porsi in discussione e farsi delle domande. Di chiedersi solo "perché?". Una su tutte: Lei accenna al suo impianto, dice che l'ascolta con soddisfazione bello morbido com'è. Sa cosa mi fa pensare? Ai tempi, fortunatamente molto lontani, in cui poter mangiare pane e mortadella era un lusso. Quasi un avvenimento. Già, ma per il semplice fatto che non si era mai avuta l'occasione di conoscere il sapore del prosciutto crudo. Scusi, è proprio sicuro di non cibarsi di mortadella?
Vede, chi le scrive è partito dalla gavetta (25 anni fa, per la precisione) con una catena di ascolto che trovava ragione di qualificarsi tale solo perché i vari componenti erano "legati" da fili. Poi, appunto mettendo in discussione le mie progressive convinzioni, ma più di tutto PROVANDO ciò che sentivo dire da altri e VERIFICANDO dove stava il senso delle affermazioni, ho maturato la convinzione che il prosciutto è veramente migliore della mortadella!
Sempre chi le scrive è ora possessore di una coppia di ESS AMT 330, quelle che Lei definisce
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