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tutto il contenuto, senza incorrere in perdite, cancellazioni, rumori e fruscii. Sono questi elementi che ne determinano anche l'usura e la durata limitata dell'LP, situazione inesistenti nel disco a lettura ottica. Il digitale, inoltre, è ben conosciuto per la sua elevata "trasportabilità", ossia capacità di essere trasferito dal master al supporto senza perdite di rilievo. L'elevata trasportabilità è insita anche nelle altre occasioni, come la trasmissione digitale o la diffusione via internet. Da questo punto di vista, il digitale è nettamente superiore al sistema di registrazione analogica.
Detto questo, sostenere l'analogico e, soprattutto, affermare la sua superiorità sonora, non me ne voglia il lettore, mi sembra anacronistico quanto inopportuno. E' come continuare a parlare di guerra tra religioni, la cosa più antiquata ed inutile che esista, frutto dell'analfabetismo dei popoli! Un LP registrato negli anni Ottanta, per quanto buono potesse essere, oggi "mostrerebbe" l'età della registrazione a confronto con i più moderni CD. Ad esempio, abbiamo accertato che un CD stampato negli anni Ottanta, se ben registrato viene letto ancora meglio dai nuovi moderni lettori, tanto da migliorare le sue prestazioni sonore. LP invece, anche sostituendo, il giradischi, braccio, puntina e pre phono, rimane piuttosto simile a se stesso, segno che la massima capacità di lettura è stata raggiunta già da qualche decennio.
Mi chiedo che senso abbia sostenere la superiorità della qualità sonora dell'analogico. Piuttosto si tratta di un suono diverso, né migliore né peggiore del digitale, che in rari casi riesce a raggiungere prestazioni similari alle moderne registrazioni digitali di CD. Diverso, invece, il digitale ad alta risoluzione (SACD e DVD-Audio), la cui superiorità è schiacciante! E' quest'ultimo la vera evoluzione tecnologica e
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