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LETTERE ALLA RIVISTA | 1999

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LETTERE ALLA RIVISTA

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LETTERA N. 10/1999  1 | 2 | 3

(Continua da pagina 2)

Alla luce di questa mia risposta, è intuitivo che la risposta più semplice per la risoluzione dei problemi è quella da lui consigliata. Ma noi siamo audiofili e sappiamo bene che gli equalizzatori sul percorso del segnale sono quanto di pessimo ci sia per la salvaguardia della sua qualità.
Bisognava anche specificare che tipo di equalizzatore utilizzare, che in questo caso il parametrico è l'unico adatto allo scopo. Sfortunatamente non sono per niente diffusi…..
Occorre anche rifarci al discorso prima fatto circa la sensibilità dell'orecchio umano, ritenendo non grave la carenza a 125 Hz e tralasciando del tutto l'esaltazione a 31 Hz, anzi apprezzarla.

Se, però, volessimo intervenire su questo problema in ogni caso, allora dovremmo analizzare il problema da un'altra ottica.
Sappiamo che 1 Decibel (dB) è la minima variazione acustica, mentre 3 dB corrispondono al raddoppio di potenza (dal punto di vista elettrico).
Per cui se è nostra intenzione riportare i 125 Hz a livello occorre intervenire con un aumento di ben 4 dB. Significa che la potenza immessa per regolarizzare il buco, alla luce di quanto sopra esposto, non è certo indifferente, le cui controindicazioni risiedono in un aumento dell'escursione del woofer, con pessimi effetti sulla distorsione e ripercussioni sul timbro e la qualità del suono in generale, in un ampio spettro di frequenze. Risultato: certo i 125 Hz saranno finalmente in parità, ma il suono sarà peggiorato.
Per poi magari renderci conto che aumentando i 125 Hz, utilizzando il classico equalizzatore a terzi d'ottava, sono aumentati anche i livelli delle due frequenze adiacenti cioè 63 e 250 Hz… Oppure che tutto sommato i 125 Hz all'ascolto non mostrano così tale carenza e differenza…..
Rischiamo così anche l'incolumità dei diffusori, che, ad elevati livelli d'ascolto, si vedono arrivare

un + 4 dB di potenza che lo metterebbe alle corde, fino a lanciarvi addosso i woofer…..

In definitiva il consiglio dato dal tecnico risente di eccessiva leggerezza nell'affrontare problemi alquanto complessi. Ma ciò non deve stupire in quanto è così che operano la maggior parte degli operatori del settore. In questo frangente, ha potuto toccare con mano il perché il 99% dei dischi è registrato male.....

Per quanto riguarda la risoluzione del suo problema, verifichi se con piccoli aggiustamenti, al millimetro, si ottengono risultati migliori e continui con l'arredamento in funzione di trattamento ambientale.

Francesco S. Piccione

 

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