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GLI EDITORIALI | 2010

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EDITORIALI

2010

EDITORIALE N. 4/2010  1 | 2 | 3

(Continua da pagina 2)

Certo che il "riconfezionamento" di cui ho parlato nell'editoriale di Gennaio, contribuisce ad alimentare questo tipo di mercato, a costi sempre stratosferici. Per tutto ciò vengono danneggiati seriamente tutti i prodotti ottimi, spesso quelli il cui marchio - poco noto - non consente la facile rivendibilità. Non solo la bassa notorietà, ma anche altri fattori danneggiano questi marchi, come ad esempio la diffidenza, la convinzione che altri facciano meglio, l'esterofilia, ecc. Ma ne fanno le spese anche i gloriosi (ed ancora più che attuali) prodotti del recente passato.

Un mercato così distorto è contrario agli ottimi prodotti nuovi, specie quelli di fascia media.
Da sempre HI-FIGUIDE è stata attenta a segnalare i prodotti di ottima qualità, pur realizzati da marchi non molto noti. Aloia, North Star ed AiFai sono alcuni esempi di nostre "segnalazioni", in grado di competere per qualità e prestazioni sonore, direttamente con nomi altisonanti, ma non nel prezzo di acquisto. Dei veri e propri Best Buy. Oggi parecchi nostri abbonati possiedono, ad esempio, un Aloia nel loro impianto; altri hanno iniziato a considerare Chario come un ottimo costruttore hi-end, semplicemente ascoltando certi loro diffusori con la "giusta" attenzione. Altri hanno acquistato North Star ed AiFai, dopo avere effettuato dei confronti, anche solo sulla carta. Altri ancora, hanno acquistato persino a scatola chiusa….

Tutto ciò ovviamente non basta
a porre un freno alle disfunzioni del mercato audio.
Ciò perché il fine comune della maggioranza degli audiofili non lettori di HFG, non è la corretta riproduzione sonora,
ma il foggiare prodotti "importanti" di facile rivendibilità. Il continuo chiacchiericcio e scambio di informazioni tra audiofili "esperti", alimentato dai luoghi comuni ed inappropriate certezze, alimenta un mercato che inevitabilmente un giorno porterà l'appassionato di musica a rinunciare al suo hobby, stufo dopo anni di soldi spesi ad inseguire un sogno irrealizzabile: la riproduzione fedele, oggettiva e reale degli strumenti musicali; più in generale, il godimento completo della musica.

Nel frattempo, grazie a tutto ciò, gli ottimi costruttori audio si dedicheranno ad altro; altri

spariranno; i prodotti buoni finiranno in cantina o nelle discariche; peggio; barattati per elemosinare un contributo statale; l'alta fedeltà morirà grazie agli stessi "esperti" audiofili….
Ogni civiltà giunta all'apice tende a scomparire, a causa dell'ignoranza e menefreghismo delle persone! I Vichinghi sono scomparsi perché si sono fatti la guerra tra loro; l'impero, romano per ingordigia e corruzione ancora oggi visibile in tanti aspetti; la nostra attuale civiltà, sarà distrutta dal terrorismo nucleare attuato da altri che non riconoscono la nostra cultura e le nostre idee.
L'apice dell'alta fedeltà si riconosce dalla qualità dei diffusori presenti nel mercato. Prendete due annuari vecchi di 20 anni. Oggi rispetto al passato, i buoni diffusori sono quasi estinti, mentre erano un nutrito gruppo a cavallo tra gli Ottanta ed i Novanta. Siamo nel 2010… nel mercato, meno di dieci sono i buoni diffusori; dieci le buone elettroniche. Tutto il resto non è silenzio, come dice una pubblicità, ma solo porcherie commerciali, anche costosissime! Provare per credere…

Francesco S. Piccione





 

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