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GLI EDITORIALI | 2008

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EDITORIALI

2008

EDITORIALE N. 8/2008  1 | 2 | 3 

(Continua da pagina 2)

emettere una bassa pressione acustica (sussurrato o piano orchestrale), nemmeno "pensano" di muoversi… In pratica, si spengono, costringendo l'utilizzatore ad alzare il volume… ed abbassarlo appena arriva un - fastidioso - pieno orchestrale. Ecco una delle ragioni della bellezza dell'ascolto di un LP: avendo una limitata capacità dinamica, permette di ascoltare i pianissimo ed i fortissimo, ravvicinati grazie all'utilizzo della compressione dinamica, lasciando la manopola del volume posizionata al punto giusto. Nella possibilità di spegnimento dei diffusori, risiede una delle ragioni per cui consigliamo l'acquisto di diffusori dalla sensibilità minima di 90 dB (in realtà la sensibilità minima dovrebbe essere di 93 dB, ma convenzionalmente l'abbiamo fissata a 90), per evitare che si spengano facilmente in occasione dei sussurrati.

Dalla lettura di cui sopra, appare evidente che la compressione dinamica spesso è necessaria per potere ascoltare la musica riprodotta.
Avete però, ascoltato un disco privo o con poca compressone dinamica?
Ebbene ogni tanto si trovano registrazioni dove è evidente che la compressione dinamica è inesistente o utilizzata con parsimonia. Ciò si nota all'ascolto in virtù di una qualità timbrica notevole, in particolare freschezza e veridicità sonora.
L'utilizzo della compressione dinamica, ha sempre effetti negativi sulla qualità sonora. Ne siamo al corrente da diversi anni, ma nessuno ci fa caso o ha voglia di esporsi con una propria opinione. I recensori semplicemente ascoltano con le orecchie foderate di prosciutto ed un occhio al portafoglio. Oggi, posiamo affermare che tantissime case discografiche realizzano le proprie registrazioni con un alto tasso di compressione dinamica. Alcune etichette utilizzano solo la compressione…. E' facilissimo scovarle: la differenza tra il forte ed il piano orchestrale non costringe l'ascoltatore a cercare la posizione giusta della manopola del volume ed in queste occasioni, il pieno è restituito in modo duro, confuso e soprattutto finto. Come quando si ascolta un'amplificazione in classe D o un file MP3.

Ne consegue che l'utilizzo della compressione dinamica deve avvenire con parsimonia, quel tanto che basta per rendere fruibile l'ascolto

della musica in una sala di ascolto domestica. Nulla più!
Ma in questo caso, occorre utilizzare componenti audio, in particolare diffusori, idonei per sopportare picchi dinamici elevati, in grado di suonare sia a basso che ad alto livello di ascolto, senza infastidire l'ascoltatore. Occorre inoltre, una accurata messa a punto del proprio impianto; in particolare l'uso sapiente dei nostri smorzatori, in grado non solo di smorzare le apparecchiature audio quando sono investite da un'alta pressione acustica, ma soprattutto per metterle in condizioni di funzionare bene nel corso del basso livello di ascolto.

Diversi sono gli esempi di registrazioni eseguite con la giusta compressione dinamica o senza.
Lascio ai nostri lettori il gusto della scoperta tra quelle in loro possesso, cercando di notare la differenza timbrica tra quelle che di primo acchito sembrano registrate male, perché insopportabili ad alti livelli di ascolto e le altre. Io ve ne segnalo uno, registrato con bassissima compressione dinamica. Con questo potete apprendere le caratteristiche sonore tipiche della blanda applicazione della compressione dinamica. Il titolo lo trovate nella nostra sezione "Segnaliamo". E' però un disco di altissimo livello qualitativo che meriterebbe ben altra sezione.

Nel frattempo, buoni esperimenti ed ascolti senza compressione.
Tantissimi auguri a tutti voi di un Buon Natale e Felicissimo Anno Nuovo, in particolare a tutti i nostri abbonati che salutiamo con affetto e stima reciproca. Auguri!

Francesco S. Piccione

 

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