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se non più. Ne consegue che per potere ascoltare con buona intelligibilità il pianissimo orchestrale, occorre riprodurlo ad un livello acustico superiore al rumore di fondo della sala di ascolto. Se la nostra sala di ascolto possiede un rumore di fondo di 50 decibel, per potere udire distintamente il pianissimo, occorre portarlo ad un livello minimo di 53 dB. Ammettiamo ad esempio, che in una parte della Sinfonia di Mahler, vi sia un picco orchestrale di 70 dB… Dal vivo nemmeno ci faremmo caso, potendo percepire il pianissimo fino alla nostra soglia minima di udibilità (attorno a 15 dB secondo le mie ultime informazioni), se l'orchestra si trovasse in un ambiente estremamente silenzioso. Nella nostra rumorosa sala di ascolto ad esempio, abbiamo regolato il volume del nostro impianto in modo da percepire il pianissimo a 53 dB. Se sommassimo a questo valore 70 decibel di gamma dinamica, otterremmo un valore numerico di 123 dB! A molti di voi, tale valore non dirà nulla; ma vi posso assicurare che a 120 dB si trova la nostra soglia del dolore: siamo 3 decibel oltre…..
Al dolore al nostro cervello ed alle nostre orecchie, occorre aggiungere un altro dolore. Quello di vedere arrostire il 99% dei diffusori che ostinatamente molti operatori italiani spacciano per buoni. Sì per rompersi… Come vi ho detto in altre occasioni, la stragrande maggioranza dei pregiatissimi diffusori presenti in commercio, hanno il loro limite dinamico in 100/103 decibel….110 decibel di gamma dinamica, sarebbe già uno splendido valore. Poiché la matematica non è una opinione, un semplice calcolo ci direbbe che il diffusore da 100 dB di dinamica sarebbe tutto sommato accettabile se il rumore di fondo della sala non superasse i 27 decibel: 30+70=100 dB di picco. Ne consegue che il miglioramento della resa di qualsiasi impianto, passa anche attraverso l'isolamento (cosa diversa dal trattamento) acustico della sala di ascolto. Più riusciremmo ad abbassare il livello del rumore di fondo, più alte saranno le probabilità di potere accogliere una elevata gamma dinamica e, quindi, la naturalezza del suono.
Tale fatto si scontra però con un altro scoglio… Vi sono tantissimi diffusori che se devono (Continua a pagina 3)
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