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audiofilo, arrivano persino a convalidare ciò che è contenuto nella recensione fantasma, confermando che corrisponde a verità. Non riesco a capacitarmi del fatto che, costoro, non arrivino a capire che questo genere di recensioni sono costruite copiandole da altre, magari redatte da un recensore straniero, oppure dallo stesso costruttore o distributore, allegando foto tratte da chissà dove. Certo, devo riconoscere che se si copia una recensione fatta da un altro, allora la recensione copiata è fantasma ma è anche veritiera, se chi l'ha redatta in origine è stato bravo….
L'anonimato elettronico e le recensioni fantasma danneggiano tutti coloro che operano in modo corretto e professionale, per la realizzazione di test attendibili. Alla luce di queste considerazioni, è chiaro che il nostro lavoro (ma anche quello di pochissimi altri, intendiamoci) potrebbe venire seriamente danneggiato e non venire giustamente apprezzato, se non fosse per il fatto che esistono anche i veri audiofili e più in generale le persone che ragionano con la propria testa, frequentano concerti, ascoltano gli strumenti musicali e, soprattutto, ascoltano con le proprie orecchie.
Una rivista che persegue lo scopo della evoluzione seria dell'audio di qualità, come la nostra, soffre comunque dell'altrui fraudolento operato, in quanto non attira quella fascia di lettori che trova più "suggestivo" leggere articoli che descrivono il suono di un apparecchio in 10 oniriche righe, come ormai purtroppo sembrerebbe doversi fare, secondo i dettami del giornalismo moderno, come mi ricorda sempre il nostro direttore responsabile dott. Roberto Rubino. Ciò perché ormai nessuno ha più tempo per nulla. Io sono d'accordo con questo tipo di "recensioni" quando si tratta di articoli per quotidiani, per settimanali o per le tipiche riviste patinate nelle quali l'unica cosa presente è la pubblicità, ma non di certo per una vera rivista di approfondimento come la nostra. Basta leggere tutte le riviste che trattano di scienza per rendersi conto che, nel caso dell'approfondimento, una paginetta A4 con carattere Arial 10 pt, non basta (molti per giunta utilizzano caratteri a 12 pt). Anzi, diciamo che possono essere ben godute per almeno un mese, (Continua a pagina 3)
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