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dire che vengono utilizzati fili di diametri diversi per ottimizzare il percorso delle varie frequenze senza incappare nel solito effetto - pelle che affligge i cavi composti da unico conduttore. I trefoli di diametri diversi vengono avvolti a spire differenziate, correggendo così la fase per le frequenze più basse che potrebbero sembrare troppo arretrate se si utilizzasse un semplice litz; è superfluo dire che vengono effettuate molte prove ed ore di ascolto prima di decidere il numero di conduttori, il diametro e il numero di spire differenziate affinché il risultato finale porti all'equilibrio timbrico.
HFG Che tipi di materiali impieghi? E perché? .
R&C Il materiale usato è il rame elettrolitico, la cui purezza al 99,9 % rassicura sulla scelta di questo metallo; in alcuni nostri cavi utilizziamo anche argento non per il fatto che sia ritenuto superiore al rame elettrolitico ma perché il suono diverso dal rame, permette di affrontare geometrie diverse.
HFG Nel tuo catalogo sono presenti cavi di segnale - potenza - alimentazione. Vuoi darci un'idea delle eventuali problematiche che si annidano dietro questi 3 tipi di impieghi?
R&C La caratteristica principale che accomuna questi diversi tipi di cavi è che, dovendo trattare frequenze audio, sono tutti ottimizzati per un miglior trasporto delle stesse; ovviamente i cavi di segnale avranno caratteristiche di capacità bassissime per non limitare la banda passante delle elettroniche.
I cavi di potenza devono avere un'induttanza bassissima per non attenuare le armoniche delle frequenze alte e devono altresì trasferire tutta l'energia dell'amplificatore senza essere sfiorati dall'effetto Joule; per scongiurare l'effetto Joule verrebbe logico pensare di adottare sezioni notevoli, senza, però, trascurare che l'elevato distanziamento tra due conduttori di notevole sezione comporterebbe inevitabilmente un aumento della capacità tra i due conduttori; ciò renderebbe così il cavo ottenuto molto capacitivo e, quindi, risulterebbe sgradevole ad ogni amplificatore sapere che vi possa essere
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collegato, alle sue boccole d'uscita, un condensatore in parallelo.
Per quanto concerne i cavi d'alimentazione non bisogna dimenticare che non è sufficiente ottimizzare il cavo per il 50 Hz, ma andrebbe migliorato anche per tutto lo spettro audio, poiché, quando un apparecchio audio sta funzionando, attinge dalla rete domestica i 220 Volt a 50 Hz, mentre sulla sinusoide del 50 Hz vi sono modulate le varie frequenze che sta riproducendo in quel momento; da qui nasce l'esigenza di un'ottimizzazione di progetto per tutta la banda audio e, pertanto, tenuto conto delle tensioni in gioco, vanno curati particolarmente i dielettrici; inoltre, ritengo che sia controproducente aggiungere nei cavi d'alimentazione, nuclei ferromagnetici o rivestimenti induttivi al fine di attenuare i disturbi della rete (ai disturbi della rete dovrebbe già provvedere l'alimentatore se ben progettato); tutti questi filtri fungono da passa-basso nei confronti dell'alimentatore, facendo così perdere velocità al sistema. Ciò comporterebbe, oltre all'attenuazione dei disturbi, anche una limitazione della banda passante e relative armoniche con risultati deleteri nei confronti della definizione.
HFG I segnali digitali hanno le stesse problematiche di quelli analogici, o hanno delle differenze su il come devono essere trattati?
R&C Per i cavi digitali viene costruita una super schermatura per evitare che spurie esterne possano inquinare il segnale digitale, sovraccaricando, poi, i circuiti destinati alla ricostruzione del segnale analogico; al momento attuale non esistono spiegazioni tecniche che dimostrino quali processi possano influenzare il segnale digitale e sta di fatto che, dopo tanta sperimentazione, si è giunti a risultati apprezzabili, utilizzando cavi costruiti con tecnica multi diametro e spire differenziate. In ogni caso si è comunque mantenuta una capacità molta bassa.
HFG Quanto ci metti per realizzare un cavo?
R&C Per realizzare una coppia di cavi (dipende dal (Continua a pagina 3)
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