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(Continua da pagina 1)
SECONDO BRANO Waltz for Debby (Bill Evans, Gene Lees) Jim Hall, chitarra; The New York Voices, coro
Le voci in apertura, maschili a destra e femminili a sinistra, consentono di apprezzare l'estensione orizzontale del soundstage. La chitarra elettrica sulla sinistra è limpida, la batteria sul fondo, almeno un metro dietro i diffusori ed il basso più avanti, donano il senso della profondità. Le voci del coro sono ricche di sfumature; il respiro dei cantanti è presente ma non spiacevole, anzi! Molto buono il controllo delle sibilanti. I piatti della batteria, con il loro ticchettio molto ben restituito, sembrano segnare lo scorrere del tempo, accompagnandoti verso la fine di un brano veramente bello. Bello anche l'accompagnamento delle voci basse da parte del basso al centro.
Giudizio: ++++
TERZO BRANO Ruby my dear (Thelonius Monk) Tom Harrell, flugelhorn; Jim Pugh, trombone; Marcus Rojas, tuba; Jim Hall, chitarra; Scott Colley, basso; ottoni
Il trombone sulla sinistra ha un suono caldo, abbastanza pulito e potente, anche se suonato con delicatezza. Bella la dinamica nella restituzione delle trombe a destra e la microdinamica e dettaglio sulle corde delle chitarre. Bello il basso, sempre discreto, ma ben presente ed articolato. Al minuto 3 circa, le trombe riempiono il centro del soundstage con una naturalezza disarmante, seguiti dal basso e da un'ottima batteria, i cui piatti si distinguono nel finale.
Giudizio: ++++
QUARTO BRANO Goodbye (Gordon Jenkins) Joe Lovano, clarinetto e sassofono soprano; Jim Hall, chitarra; St Luke's Orchestra, archi
Ecco il basso protagonista, con dei bei piatti ad accompagnarlo e, sulla destra, una bella chitarra suonata su note medie che mai si confondono con quelle del basso. Il suono del clarinetto sulla destra, denota una
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imperfezione di registrazione in alcuni passaggi iniziali; peccato, perché, per il resto, il timbro dello strumento non è male, anche se non eccezionale. La voce del sassofono soprano è migliore, direi molto buona, anche se non siamo ai livelli della resa delle chitarre, del trombone e dei piatti della batteria, durante i migliori passaggi. Profondo ed articolato il basso al centro del soundstage, sul finire del brano. Forse, il più bel basso del CD.
Giudizio: clarinetto +, sassofono ++; il resto ++++
QUINTO BRANO Art song (Jim Hall) Tom Harrell, flugelhorn; Jim Hall, chitarra; Terry Clarke, percussioni; ottoni
Le trombe sono buone ed in alcuni passaggi, si avverte un po' troppo il soffiare dell'esecutore. Solito bel trombone e bei piatti della batteria, pane per i denti del tweeter di Heill. Ancora molto buono il basso. Si distingue la bellissima esecuzione della batteria, che diventa protagonista al minuto 5 circa, ma il cui contributo è sempre essenziale in questo CD.
Giudizio: +++\++++
SESTO BRANO October song (Jim Hall) Jim Hall, chitarra; Louise Schulman, solo viola; St Luke's Orchestra, archi
La chitarra suona ben dietro ai diffusori, molto dettagliata e ricca di sfumature; veramente eccezionale! Gli archi non raggiungono vette da primato, ma sono buoni. Belli la viola sulla sinistra ed il basso sulla destra, ma è ancora la chitarra ad essere protagonista, anche nella qualità della registrazione. Molto buona la separazione spaziale tra gli strumenti..
Giudizio: archi ++, chitarra ++++
SETTIMO BRANO Wendy (Paul Desmond) Jim Hall, chitarra; ottoni
Chitarra!! Piatti e grancassa della batteria!! Basso che in un paio di passaggi si immerge in (Continua a pagina 3)
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