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Tre sono i brani riarrangiati: "Inner Urge" di Joe Henderson, "Peace" di Horace Silver e "Poinciana" di Bernier e Simon (brano reso celebre soprattutto da Ahmad Jamal). Questi vengono rimodellati sotto il profilo ritmico, ad esempio, "Inner Urge" e "Peace" vengono suonati in tempi dispari o armonico e si integrano nel "sound" complessivo del disco, senza creare contrasti eccessivi.
I brani veri e propri vengono inframezzati da cinque brevi interludi, intitolati "Passageway I-V" che sono piccole improvvisazioni basate su frammenti degli altri brani presenti nell'album. Questi interludi sono una sorta di ricordo o presagio di momenti che nel corso dell'ascolto sono già accaduti o devono ancora succedere. Nell'ascolto integrale del disco essi fungono da elemento unificante e presentano materiale già sentito sotto una luce diversa, più astratta e lontana.
Nel corso del disco il contributo di Borri ed Evangelista è assolutamente notevole. La grande concentrazione e la sincera dedizione al progetto, ha portato a prestazioni molto profonde e "sentite", caratterizzate da un grande ascolto reciproco e da una grande attenzione per il particolare. Ognuno ha contribuito alla musica in maniera molto attiva e priva di timore, nonostante la complessità esecutiva dei brani.
LA REGISTRAZIONE REFLEXIO
Tanta fatica ed impegno musicale per non essere dispersa, doveva essere sostenuta da una adeguata registrazione. In tutti questi anni di attività divulgativa, ho sempre posto l'attenzione alla qualità della registrazione, nonché dello stesso impianto di riproduzione, che deve essere realizzato secondo i nostri criteri descritti in innumerevoli occasioni, per potere apprezzare appieno il messaggio dell'autore e musicisti.
La finalità principale della Reflexio è quella di produrre dischi mantenendo elevati gli standard qualitativi, sia tecnici che artistici, in modo da mantenere viva la tradizione discografica, potendo così rivalutare l'Alta Fedeltà, quella vera, fatta di prodotti ben progettati e pensati per il mondo della musica e non come avviene oggi sotto il nefasto influsso del "marketing".
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Deus ex machina della Reflexio è Paolo Fedi. Costui ha iniziato professionalmente come ingegnere del suono nel 1995, con una produzione di musica antica per conto della Dynamic di Genova. Da allora la sua attività è proseguita incessantemente. Per un approfondimento, vi rinvio alla lettura del numero 12 di HFG.
La registrazione è stata effettuata dal 20 al 21 Luglio 2008 al Logic Studio di Pistoia di Flavio Lenzi e Paolo Fedi. I microfoni utilizzati sono Audio Tecnica, AKG, Crown e Shure. La registrazione è stata realizzata su multitraccia digitale a 24 bit/96 kHz. Sono stati utilizzati componenti di alta qualità quali il Sistema Motu HD 192 come Hard Disc Recording; i monitor Tannoy System 1000 e le B&W CM 1 (anche le Bose 301 V e Acusticmass); il Quad 909 come amplificatore. Mixer Mackie 8 Bus 24/8. Tecnici del suono Paolo Fedi e Flavio Lenzi.
Dal punto di vista musicale si tratta di jazz moderno, per cui occorre effettuare ripetuti ascolti prima di comprendere al meglio la tessitura musicale. Io stesso, forse a causa della mia veneranda età, ho faticato un po' prima di addentrarmi nella musica. Una volta compresa, si rimane entusiasti per la bravura dei musicisti e per la qualità della musica, indubbiamente di livello eccelso.
L'ASCOLTO
BRANO 1 - Passageway I Come scritto nella premessa, il primo brano fa parte dei cinque che fungono da intermezzo tra un gruppo di brani ed il successivo. Fate molta attenzione all'inizio. Quello che sembra un suono elettronico altro non è che la combinazione di suoni emessi dallo sfregamento di un piatto della batteria e dall'emissione di armonici del contrabbasso. Il suono combinato tra i due strumenti è perfettamente scindibile.
Continua su HI-FIGUIDE n. 21, Agosto 2009
Disponibile da CD Baby www.cdbaby.com ISTRUZIONI: Inserire il titolo nel motore di ricerca di CD Baby.
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