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MUSICA ROCK | Morphine 1 | 2 | 3 

(Continua da pagina 1)

I MORPHINE nacquero all'inizio degli anni '90. La loro formazione base si è sempre mantenuta un trio. In THE NIGHT: MARK SANDMAN (voce e basso; nonché cuore, cervello e autore dei testi), DANA COLLEY (multisassofonista) e BILLY CONWAY (batteria). La loro è una musica che va direttamente al cuore, quasi bypassasse le orecchie. L'elemento basilare è il dialogo tra la voce baritonale di SANDMAN ed il sassofono (sovente il sax baritono). La batteria semplice, precisa ed ovattata scandisce il dominio del tempo ed il basso bicorde stende un tappeto tanto irregolarmente privo di accordi quanto mistico e visionario. Una rock band contemporanea che suona priva dello strumento che è l'icona del rock stesso, la chitarra.

Tra I grandi ricordo solo il jazzista GERRY MULLIGAN utilizzare nelle sue composizioni il sax baritono come leader solista. La voce è calda, profonda, cadenzata, unicamente ricca di pathos; racconta di una società malata, avvolta dalla nebbia, racconta di una società che trasuda tossine. Come in un fiume l'acqua scorre più velocemente al centro e si ferma ai lati, i MORPHINE si ispirano a tutto ciò che sta ai lati, incapace di rincorrere, indifferente, sofferente e disilluso; è concesso solo guardare.

SANDMAN ci parla con la visionarietà di un poeta; un poeta fatto di vapore che si muove nella notte; ed è qui, nella notte, che l'album sembra registrato.

La qualità della registrazione è buona. Dico semplicemente buona senza dilungarmi in quanto questi tipi di suoni non sono difficili da registrare, così come questa musica non presenta grandi escursioni dinamiche; quindi, avendo a disposizione un software relativamente semplice, risulta difficile anche eccellere.

La canzone che dà il titolo all'LP condensa tutti gli

elementi distintivi dei MORPHINE. Si tratta della track no. 1. Un inno triste e annoiato alla notte. Come recita il testo "è una fiaba da raccontare a letto"; una fiaba che mette suggestione. La voce del narratore è quella di SANDMAN. Una voce languida che fa venire I brividi; lei, la voce non morirà mai. L'assolo di sax impersonifica la notte, misteriosa e claustrofobica, la notte che annulla tutto; di fronte a lei si può solo aspettare l'alba.
In SO MANY WAYS la batteria e le percussioni si fanno più tribali. L'orchestrazione si arricchisce anche di tastiere ed archi.

Con il brano SOUVENIR il ritmo rallenta, la voce di SANDMAN ha un effetto di eco. La canzone si consuma lentamente, il finale è dei sassofoni accompagnati dal piano.

Sulla track no. 4 TOP FLOOR BOTTOM BUZZER prevale lo stile funky. Il ritmo sale ed i vocals sono meno tristi. La batteria sempre minimale questa volta suona un po' più "pop" ed il brano ha un andamento quasi ballabile.

Il disco prosegue con LIKE A MIRROR. Proprio SANDMAN disse in un'intervista, riferendosi a lui stesso e alla sua musica di essere come uno specchio, "niente finché non ci guardi dentro". Il ritmo è lentissimo, come lentissimi sono sax e voce. Quest'ultima è sofferente, tesa quasi imprecante.

A GOOD WOMAN IS HARD TO FIND è invece più rilassata. Voce e sax si alternano su un tappeto ritmico tessuto dal basso.
ROPE ON FIRE è sicuramente il brano meno minimalista dell'album, forse il brano dei MORPHINE più ricco dal punto di vista degli arrangiamenti. Duettano con la voce anche chitarra e violoncello oltre l'immancabile sax baritono. I ritmi sono esotici, arabeggianti, quasi ipnotici; la musica scivola dolcemente.


(Continua a pagina 3)

 

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