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JAZZ VOCALE | Sabina Sciubba 1 | 2

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- Chitarra RAMIREZ 5CWE con corde Thomastik;
- Chitarra RAMIREZ Camera con corde D'Addario;
- Chitarra TAYLOR 812 con corde Martin.

In conclusione: dopo quel concerto corsi ad acquistare subito il CD.
Devo ammettere che generalmente non mi piacciono le cover, eccetto quelle di qualità, e qui come ho già detto di qualità ne abbiamo da vendere.

Conoscete Tuck & Patti?
In particolare il cd "Tears of Joy", Windham Hill Jazz, anno 1988?
Se non li conoscete peccato, ma con alcuni limiti tecnico/artistici siamo sullo stesso piano, o comunque se Forcione è molto vicino al talento di Tuck, la Sciubba si pone leggermente dietro rispetto a Patti. Non saprei spiegarvi cosa avverto tra le due cantanti (probabilmente ci vorrebbe qualcuno del settore a spiegare tali differenze), ma ho  la sensazione che la Sciubba debba maturare ancora un po', anche se bisogna ammettere  che già il solo paragone con il "riferimento Patti" è un bel complimento. Vedremo in futuro non troppo lontano, suppongo.

Le tracce del CD sono in totale nove: due  inedite mentre le altre sono vere e proprie cover con un repertorio che va da Stevie Wonder a "Estate"  di Bruno Martino, a "Could you believe" di Al Jarreau, che a mio giudizio è la  più bella dell'album insieme a "Why can't we live together?" cantata anche da Sade nel suo primo album "Diamond Life" (anche quella una versione sublime).

Molto interessante la traccia 3 "Caruso" di Lucio Dalla: l'accompagnamento di Forcione ci fa capire come delle volte pochi accordi ben eseguiti riempiano e accompagnino perfettamente un testo come questo; la Sciubba, che arriva da una scuola di tutt'altro genere che quella

dell'interpretazione della canzone italiana, non mi  convince appieno. Certo,  in questo campo non possiamo paragonarla a talenti come Fiorella Mannoia per non arrivare al riferimento "Mina", però riesce comunque a trasmetterci una sorta di "divertimento" durante l'esecuzione, e un po' per incoscienza, un po' per gioco, si cimenta con personalità in questo impegnativo esperimento regalandoci comunque un "Caruso"  molto gradevole.

La registrazione. L'etichetta è la Naim, quindi già sinonimo di alta qualità.
La timbrica è molto calda ma allo stesso tempo trasparentissima. La chitarra di Forcione, sempre in primo piano, si lascia apprezzare sia nella velocità dei suoi accordi che nella ritmica.
La voce della cantante è ripresa con estrema fedeltà: per me che ho potuto assistere all'esecuzione dal vivo, vi posso garantire che  timbrica e stage sono riprodotti al limite del reale.

Caldamente consigliato, così come tutto  il repertorio discografico di questo grande chitarrista.

Massimo Bianchi

 

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