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MUSICA ITALIANA | Claudio Baglioni - Questo Piccolo Grande Amore  1 | 2 | 3 | 4

(Continua da pagina 1)

Si tratta di una manifestazione di allora (Siamo ancora nel periodo del '68!). Una manifestazione inizialmente pacifica (..noi cantavamo ed eravamo una sola cosa..) ma che poi si trasforma quando la polizia interviene con metodi sbrigativi (..gente che piange, gente che spinge, gente che va a terra..). La canzone si conclude con la fuga senza destinazione (..non so dove andare..) del nostro protagonista con la musica a scandire questa corsa.

"Una faccia pulita"
L'incontro in un bar con la protagonista femminile della nostra storia (.. finalmente una strada fuori mano ed un bar, sono tutto sudato mi conviene entrar...). Lui la descrive brevemente (...la maglietta scollata una faccia pulita...) e passa il tempo insieme a lei nel bar (...seduto in quel posto quanto sono rimasto....) a chiacchierare di operazioni e a domandarsi chi compra le sigarette ( ...le muratti finite le ricompri tu....). C'è anche un po' di malizia nel protagonista perché prova a guardarle le gambe. A ben vedere anche la maglietta scollata dà un altrettanto segno di malizia. Poi si chiude con il numero di telefono (....il telefono è questo. Devo andare via. Se ti va di chiamarmi sono a casa mia....).
Il testo è accompagnato da una musica molto dolce ma con ritmo.

"Battibecco"
Piccola discussione tra innamorati! A controbattere la serietà della discussione provvede lo stesso Baglioni con una musica buffa accompagnata da un trombone. E' singolare l'introduzione da parte dell'autore di un canto che pare provenire da lontano a mò di stornellata seria. La voce della cantante è della futura moglie di Baglioni, Paola Massari, illustrata anche in copertina.
Il brano si conclude con uno struggente assolo di tromba che serve ad introdurre il prossimo brano.


"Con tutto l'amore che posso"
Una passeggiata lungo il Tevere (E lungo il Tevere....) tra i due innamorati. La musica incomincia a farsi seria, più importante ed anche i sentimenti cominciano ad avere un senso più profondo (...e come fai a starmi dentro ogni pensiero... giuralo che tu esisti per davvero..). Il nostro protagonista è sempre più decisamente cotto ed anche molto romantico (..... e nacque il sole che ci sorprese addormentati.... la mano nella mano.)

"Che begli amici"
Cori ed arpeggi ad introdurre la canzone con rulli di tamburi. Il nostro protagonista inizialmente non si vuole fare vedere dagli amici (.... sto in disparte... se mi vedono è finita!). Gli amici cantano in coro ed ovviamente cominciano a prenderlo in giro appena lo vedono. Il malcapitato cerca in ogni modo di giustificarsi arrivando a negare la storia d'amore ed a non dargli l'importanza declamata nella precedente canzone. Poi "pecorella smarrita" si stanca e manda al diavolo tutti (.. a quel paese..). La musica è coinvolgente e se si chiudono gli occhi possiamo immaginare un balletto moderno stile film musicale (mi viene in mente il film di "GREASE"). Favoloso.

"Mia libertà"
Una delle canzoni cui sono più legato presente in quest'album. Attraverso questa canzone viene espresso tutta la semplicità di un'adolescente, di un teen ager e riascoltarla ancora oggi mi fa pensare alle mie prime cotte, alle mie prime volte. C'è tutta la mia giovinezza e tutte le fesserie che ho fatto un po' di tempo fa. La domanda fondamentale che si pone il Baglioni in questa canzone è: meglio essere liberi o impegnati? Alla fine si sente benissimo che non è pentito della scelta che ha fatto (.....chissà se è stato un grosso errore, buttarsi a pesce


(Continua a pagina 3)

 

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