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LETTERE ALLA RIVISTA | 2002

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LETTERE ALLA RIVISTA

2002

LETTERA N. 9/2002  1 | 2

(Continua da pagina 1)

per svolgere la nostra attività in modo assolutamente professionale.

Veniamo al quesito del nostro lettore.
Dalla piantina si evince la forma irregolare della sua sala di ascolto. Le forme irregolari spesso sono un vantaggio, in quanto non dovrebbero rafforzare tutti gli elementi contrari alla corretta diffusione del suono, come risonanze, echi, rimbombi, eccetera. Ovviamente solo una verifica sul posto, con tanto di strumentazione tecnica, può dare risultati attendibili.

Per mia esperienza, posso affermare che solitamente sono pochi gli ambienti cattivi e che spesso il tutto si risolve con una corretta sistemazione della coppia di diffusori. Tutto questo gran parlare di ambiente, sistemazioni impossibili ed altre amenità del genere, non mi hanno mai convinto. Spesso il problema risiede nel proprio impianto ed in particolare nel rapporto tra l'audiofilo ed i diffusori. Spesso il problema principale risiede nel fatto che i diffusori non sono granché o non corrispondono all'idea che l'audiofilo si è fatta sui suoi diffusori. Spesso poi, la mancata messa a punto del proprio impianto, contribuisce a generare problemi vari che vengono affibbiati all'ambiente, quanto in realtà non c'entra nulla.

Un altro fattore sono le registrazioni.
Molti non credono per nulla al fatto che spesso sono da buttare. Tantissimi audiofili, poi, ascoltano CD pirata. Tutti costoro si lamentano dell'impianto e dell'ambiente e se si cerca di far notare loro che i CD che utilizzano sono da buttare, spesso non ne sono convinti. Non è colpa mia se la stragrande maggioranza delle registrazioni, fanno schifo. Spesso conviene ascoltare tramite la TV o il PC o con l'impianto in auto, piuttosto che utilizzare un ottimo impianto per ascoltare CD (o LP) decisamente scadenti dal punto di vista della qualità del suono degli

strumenti musicali.

La sala di ascolto del nostro lettore non è piccola; ciò permette una migliore collocazione dei diffusori. Cinque metri e venti tra i diffusori ed il punto di ascolto, sono una gran bella distanza, che spesso sconsiglio. Tale distanza, unita alle dimensioni globali, consentono l'inserimento di diffusori decisamente più grandi degli Infiniti K90, per cui non dovrebbero esserci controindicazioni al loro acquisto. Ad ogni modo, ci sono margini elevati per una corretta collocazione ambientale, non solo dei diffusori, ma anche del punto di ascolto.

Francesco S. Piccione

 

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