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LETTERE ALLA RIVISTA | 2001

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LETTERE ALLA RIVISTA

2001

LETTERA N. 30/2001  1 | 2 | 3

(Continua da pagina 2)

un medio e il famoso tweeter Emit Infinity, mobile in legno e aspetto minaccioso.... Con un po' di timore le collegai all'impianto, alzai leggermente il volume del povero (per modo di dire) integrato e udii una lieta sorpresa: un bel suono, dolce, equilibrato con dei bei bassi,  per nulla invadenti, ma che si facevano apprezzare senza soffocare le altre frequenze. Alzando di più il volume, nonostante la normalissima durezza degli altoparlanti ancora nuovi, avvertii immediatamente, la sensibilità, la dinamica e l'autorevolezza di questi diffusori accoppiati magnificamente all'integrato. Ma non erano dei mostri, buoni solo a fare rumore e a mangiare Watt?

Forte del mio intuito e dell'esperienza maturata, mi rituffai nell'opera per completare la catena audio con un bel lettore CD. La scelta fu semplice in quanto ho sfruttato il momento di "guerra" tra i vari nuovi formati audio (DVD Audio c/ SuperaudioCD) e mi sono indirizzato verso quei marchi inglesi che ultimamente hanno prodotto modelli aggiornati senza rimanere nell'attesa dell'avvento di uno o dell'altra risoluzione audio. In questa fase ho avuto la fortuna di ascoltarne uno e dopo una prova comparativa con altre macchine, non ho avuto esitazione ad impossessarmi di questo bel lettore. La differenza: suono veloce, dinamico e dettagliato con una musicalità calda e piacevole, con dei bassi veramente impressionanti. Non è da trascurare l'estetica di questa macchina, molto elegante con inserti dorati che ben si sposa con l'integrato, con un peso ragguardevole ed una robustezza del cabinet, del frontale e dei comandi veramente di prim'ordine.

A questo punto molti si chiederanno:  valeva la pena vivere tutta questa "Odissea"? Pensandoci bene l'unica cosa che non vale la pena di fare è questa domanda.

Giovambattista - Reggio Calabria

Risponde Francesco Piccione

Egr. Sig. Giovanbattista,

la ringrazio a nome di tutta la redazione e pubblico volentieri la sua lettera, senza alcun mio commento. Mi auguro una volta realizzato il suo "impianto per la vita", di ricordarsi ogni tanto di HI-FIGUIDE, magari di averla tra i nostri primi acquirenti della rivista in forma cartacea o altra e di ricevere ancora altre lettere.

Francesco S. Piccione

 

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